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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Articolo tratto dall'house organ A$I - apr. 2010 - dario di bello

| 6 Commenti|

Cari amici,
non posso esimermi dall'allegarvi questo "fulgido" editoriale giuntomi via e-mail dal solito "ammiratore mascherato".
Ecco alcuni passi (tra parentesi il mio modesto commento)...

[...] È chiaro che simili risultati non nascono per caso: alla loro base sta la maggiore consapevolezza delle nostre funzioni e la soddisfazione di riuscire spesso ad ottenere i risultati che ci proponiamo. Rimane una spina che ci riguarda come italiani e, in particolare, come tesserati asi: è quella del mancato rispetto delle norme statali da parte delle Regioni (senti chi parla, le Regioni non rispettano le Leggi...).
Ancora una volta tale problema nasce dall'ultra nota autonomia degli Enti locali che, spesso, se nella volontà del Legislatore la stessa avrebbe dovuto portare a risultati positivi, nella realtà si trasforma in un boomerang. Innanzitutto perché, di fronte a situazioni identiche, i cittadini dovrebbero ricevere identici trattamenti, ovvero proporzionati alle situazioni sottostanti, mentre spesso ciò non accade
(giusto, ma come mai tutti i cittadini d'Italia sono discriminati rispetto ai lombardi ?).
Secondariamente, poiché gli Enti locali, barricandosi dietro l'autonomia, anche quando questa non è prevista dalla Legge, l'autonomia se la creano.
Ciò accade nell'ambito delle tasse automobilistiche dove, come confermato da tre sentenze della Corte Costituzionale, le Regioni hanno l'unica possibilità di non rispettare la Legge dello Stato nella parte relativa alle aliquote del tributo. Infatti queste possono essere aumentate o ridotte fino al 10%. Null'altro è consentito di variare alle regioni.
Accade che molte Regioni non applichino la Legge nella parte in cui essa prescrive che solo asi e, per le moto, anche l'fmi, possono individuare, con propria determinazione, i veicoli esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche ed invece, o vengono introdotti altri criteri per l'applicazione del tributo ovvero individuati altri Enti certificatori (bravo, ed allora perché non intervieni e fai rimettere in riga il Piemonte, la Lombardia, la Toscana, le 4 Regioni a Statuto Speciale e la Puglia affinchè TUTTI gli italiani siano uguali davanti alla Legge 342/2000 ?).
La cosa è grave non tanto perché asi e fmi non sono individuati quali soggetti di riferimento per consentire al cittadino di usufruire dei benefici fiscali introdotti dallo Stato
, bensì perché si disattende da parte di pubblici amministratori la legge cui anche questi sono sottoposti.
Come si fa, in presenza di simili abusi, pretendere che il cittadino creda nello Stato e adempia alle sue leggi, quando è il Legislatore regionale che non crede nello Stato e non adempie alle leggi di quest'ultimo ? (ma come si possono dire certe cose ?)
Invocherò un intervento del Ministro delle Finanze in materia (???) [...].

Penso che nemmeno in un paese totalitario del Sud America ci sarebbe potuta essere una tale mistificazione della realtà, dobbiamo avere paura di questo avvertimento ?
È una minaccia ?

Mi auguro solo che il Ministro stia pensando a cose ben più serie che a una fesseria del genere !

Ciao a tutti.
dario di bello

ASI Manovella aprile 2010_3.jpg




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6 Comments

Non ho chiara la situazione ma posso solo suggerire che, se l'editoriale ha come referente l'ASI, è questa che dobbiamo in qualsiasi modo costringere ad attenersi alle Leggi dello Stato.
Saluti da Francesco


Gent.mo Sig. Francesco,
La ringrazio per il commento e Le rispondo subito.
Quanto ha letto proviene direttamente dall'A.$.I., club monopolista dal punto di vista fiscale, nella Regione Umbria (e non solo), sino al dicembre 2007.
Ci piacerebbe che tale associazione, una volta per tutte, non costringesse più i cittadini a doversi iscrivere a due club (locale+nazionale) per poter godere dei benefici fiscali sanciti in una Legge dello Stato italiano (art.63 L.342/2000), il tutto si risolverebbe con una semplicissima operazione ovvero PUBBLICANDO GLI ELENCHI DEI VEICOLI VENTENNALI come fa l'F.M.I..
Certo, verrebbero a mancare gli introiti delle tessere e come sappiamo, "pecunia non olet...".

Cordiali saluti.
dario di bello

Cosa dire ? solamente che prima o poi ce lo dovevamo aspettare.
Troppo bello per essere vero... che nessuno si sarebbe svegliato (intendo) e troppo bello ritenere che avessero ingoiato il rospo senza rigettare fiele...
D'altra parte, e' un po' come se tu, dario, avessi reso vane le pretese dello sceriffo di Nottingham.
Come puo' non avere effetto una cosa del genere.... sicuramente ne ha avuto uno deleterio a livello di cognizione... a tal punto infatti da "leggere" la legge dello Stato come se fosse stata firmata per loro e solo per loro e per chi ha una patacca di PVC (leggi tessera)..
Potrei raccontare anch'io qualche aneddoto sull'efficienza dell'ASI e dei suoi luogotenenti ma vorrei evitare tristi ricordi che oltre ad essermi costati non poco, mi hanno fatto perdere tempo prezioso.
Il fatto e',è che non sara' finita qui.
Ricordo che nella follia del fumetto disneyano lo Sceriffo di Nottingham si incarognì ancor più di prima e cominciò addirittura a vaneggiare "leggendo" anch'egli le leggi a suo modo.
Mi domando: non e' strano che la realtà somigli tanto alla fantasia ?
Perche' se cosi' fosse uno dei prossimi editoriali lo scrivera' certamente l'alleato dello sceriffo Sir. Biss... ve lo ricordate ?
Il serpente col cappello... quello che alla fine del racconto viene condannato ai lavori forzati insieme a tutta la combricola.
Tieni duro Dario


Gent.mo Sig. Luca buongiorno,
qui da Perugia non ci faremo intimidire da nessuno !
La cosa che mi lascia sgomento è pensare che all'ultima assemblea, svoltasi a Torino, lo "Sceriffo di Nottingham" ha fatto approvare tutto ciò che gli interessava, cioè TUTTO !
Grazie di cuore per quello che ha scritto.

Cordiali saluti.
dario di bello

Sono veramente schifato e farò di tutto per non dovermi tesserare asi , se non voglio tesserarmi lo stato non mi deve obbligare per essere uguale agli altri. Facendo cosi mi ricorda il periodo fascista che bisognava avere la tessera del partito per avere dei privilegi che dovevano avere tutti indistintamente.


Sig. Pietro buongiorno anche a Lei,
condivido pienamente quanto da Lei scritto.
Mi auguro solo che veramente intervenga il Ministro, una volta per tutte...

Cordiali saluti.
dario di bello

questo paese è allo sbando...ogni muetzin si agita dal suo campanile per la propria parrocchia... altro che italia dei comuni... qui è l'anarchia totale... regno di furfanti, ladri per non dire peggio... sino quando saremo tartassati e vessati? fintanto che ci sarà petrolio? e poi?

felice 2 proprietario dal 1996 di una bertone x1/9 dell'86 ben conservata ed efficiente

La riprova che il "mostro" ripassa sempre dalla finestra e non dalla porta è dato da un semplice fatto: secondo le tanto auspicate e tanto proclamate "riforme" in senso federalista, e più precisamente in senso di federalismo fiscale, l'ASI anzichè puntualizzare la sua posizione prettamente monopolistica con l'invocazione di un maggior attinenza e rispetto delle leggi statali in materia di "auto e motoveicoli d'epoca di interesse storico collezionistico", dovrebbe invece riconoscere a quelle regioni - come l'Umbria - il merito di aver finalmente promulgato e anticipato in larga misura il cosiddetto federalismo nelle autonomie locali, consentendo legalmente all'accesso di vie burocratiche affinchè i rispettivi cittadini abbiano la facoltà di scegliere come, quando, dove e a che costo quel servizio o quell'assicurazione possa essere scelta e decisa per la tutela del proprio auto e motoveicolo...

In realtà secondo questo articolo loro si contraddicono, in prospettiva di introduzioni di riforme in senso più "federalista" dello stato, non si capisce per quale diabolica alchimia le autonomie locali debbano accogliere una riforma federalista in senso "fiscale" per poi invece accettare norme dello stato centrale giunto a tutela del monopolio ASI e dei grappoli di Auto e Motoclub ad esso federati

Comunque non ci si poteva aspettare che quelli dell'ASI rimanessero in silenzio ad ingoiare il rospo, è chiaro che quando si combattono poteri forti, gli stessi fanno di tutto per rivoltare la mela marcia contro coloro che combattono il sopruso della casta ... ma questo articolo non fa per niente intimidire.

In uno stato di diritto è il cittadino a decidere come, quando e dove iscrivere la propria auto d'epoca assicurandola secondo i servizi e gli (eventuali) vantaggi assicurativi, non il contrario ... dove sta scritto che un contribuente debba pagare ogni anno l'ASI, avendo già iscritto la vettura al registro auto d'epoca che ne certifica la storicità?

Le leggi nelle regioni le decidono i cittadini di quelle regioni, non gli amministratori mandati in loro rappresentanza, ben pagati e ben retribuiti dai cittadini stessi di cui invece dovrebbero tutelarne i diritti!!!

Fate come me, non rinnovate ASI se l'avete già iscritta, oppure non iscrivetela proprio, esistono compagnie assicurative che a 100-150 €uro max vi concedono una normale polizza annuale per circolare ...

Se poi quelli dell'ASI si inventeranno qualche nuova diabolica legge-capestro, per obbligarvi a pagare ciò che non dovrete assolutamente pagare in quanto mezzo già in vostro pieno possesso (le tasse allo stato sono già contenute ed espletate nel tagliando annuale di circolazione), allora spegnete tutti i motori e vedremo chi la spunterà, la mia auto o circola con l'assicurazione e le agevolazioni che dico io, altrimenti rimane bella ferma e ogni tanto gli accendo il motore e batteria per la consueta manutenzione ... alla faccia dell'ASI!!!!

Quando il sultano s'ingrassa ancora di più ingollandosi di latte e miele occorre solo un rimedio per fargli abbassare le ingiuste e inique tasse: smettere di lavorare per lui e non produrre più latte e miele. Questo è l'unico mezzo democratico, non violento e consentito dalla legge per il quale uno stato di polizia fiscale possa trasformarsi pian piano in uno stato di diritto per i cittadini onesti... qualche "sacrificio" fatto da tutti porterà ad un vero cambiamento, mentre molti "sacrifici" fatti da pochi non serviranno a nulla e priveranno coloro che si saranno "sacrificati" di poter usare la loro amata auto d'epoca per circolare liberamente o nei raduni, ma se questo fosse necessario LO SI FA!!!

Un saluto e un invito a non mollare assolutamente la giusta battaglia ai nostri "paladini in regione" Dario Maria di Bello e Oliviero Dottorini

Ciao Dario,
leggo male o qualcosa sta cambiando?
L'informativa che segue è del club federato ASI "Veicoli Storici Vercelli" datata 11/03/2010:

"BOLLI: La normativa in vigore esenta dal pagamento della tassa di possesso TUTTE le auto e moto ultratrentennali, nonché le auto e moto ultraventennali comprese in speciali elenchi redatti di concerto con l'ASI, la FMI; al momento è disponibile solo l'elenco delle moto (c/o il socio F. Boggia); per le auto occorre una attestazione di conformità dell'ASI (gratuita)."


Gent.mo Sig. Antonio salve,
mi si è accapponata la pelle leggendo quello che Lei stesso ha rilevato sul sito di questo club affiliato all'A$I.
Non Le nascondo che non potevo non andare a fare una visitina su quel sito ed ho trovato un sacco di cose carine....

La prima è che pubblicano l'anticipazione del D.M. sulle Revisioni/Reimmatricolazioni avendolo preso dal "mio" sito alias dottorini.com. Pensi un po', un club A$I che prende dei documenti da un sito web che combatte proprio l'A$I e se li pubblica sul suo:
http://www.veicolistoricivercelli.it/home/asi/d.m.-3-marzo-2010.html , troppo forte !!!

La seconda è che quello che Lei mi ha riportato è vero solo in parte, poiché è falso che gli elenchi sono redatti di concerto (di concerto ?) con l'A$I e l'FMI. La verità è che gli elenchi sono redatti UNICAMENTE dalla FMI poiché l'A$I si rifiuta di farlo, capisce dove sta l'inghippo....
Gli elenchi sono disponibili per TUTTI gli italiani sul sito della FMI, eccoli:
http://www.federmoto.it/home/moto-depoca/bolli-elenchi-moto-interesse-storico.aspx
Circa questa "fantomatica" attestazione di conformità (cos'è ?) per le auto, è falso che sia gratutita, poiché il cittadino DEVE OBBLIGATORIAMENTE ISCRIVERSI a due club privati (locale+nazionale) alla modica cifra minima di 100 euro, ma di più, una volta iscritto, DEVE PAGARE anche questo ATTESTATO DI STORICITÀ (non conformità !) che questo club fa pagare solo 40 euro (il suo costa sarebbe 20 euro per la verità), capisce cosa dicono, È GRATIS (100+40=140 euro !!!) ....
http://img695.imageshack.us/img695/4809/asicostoattestato.jpg

La terza riguarda l'IPT forfetaria ex art.63 comma 4 L.342/2000.
Tale agevolazione fiscale segue i medesimi requisiti richiesti per il bollo, leggo invece "omologazione" bla bla bla, tutte cose inesatte !!!

Da ultimo la quarta nota di colore è il "Vademecum del collezzionista", vabbè ogni tanto insieme a delle imprecisioni, può esserci anche un errore di battitura e ci scappa una z in più !

Pertanto, NON STA CAMBIANDO NULLA, anzi di male in peggio....

Cordiali saluti.
dario di bello

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