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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

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"La sua lezione di giornalismo libero e indipendente, il suo disinteressato impegno per le cause del cambiamento ne fanno una delle figure più importanti dell'intera regione"
 


"La scomparsa di Enzo ci lascia un profondo senso di tristezza e solitudine. Oggi la nostra città e perde uno spirito libero e un punto di riferimento insostituibile, noi un grande amico, generoso e buono". Queste le parole con cui Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali dell'Assemblea legislativa, ha commentato la notizia della morte di Enzo Rossi.
"A nome mio e di tutti gli amici dell'associazione Umbria migliore voglio esprimere la mia vicinanza e il mio affetto ai familiari e a chi ha potuto godere della sua presenza. Oggi - prosegue Dottorini - chi crede e lavora per un futuro migliore perde un testimone ineguagliabile che ha saputo coniugare ideali altissimi con l'impegno quotidiano e disinteressato nella società, rifuggendo compromessi e senza mai cedere alla tentazione della supponenza o della volgarità. Chi ha conosciuto Enzo porterà sempre dentro di sé il ricordo di un uomo curioso e dal grande spessore umano, che ha voluto mettere da parte carriere e ambizioni personali per dedicarsi interamente alla ricerca del bene comune, senza mai smarrire la capacità di guardare al futuro con fiducia ed ottimismo. La sua lezione di giornalismo libero e indipendente, il suo disinteressato impegno per le cause del cambiamento e contro gli interessi consolidati ne fanno una delle figure più importanti di Città di Castello e dell'intera regione". 
"L'esperienza dell'Altrapagina, con le sue inchieste e la sua ricerca delle verità nascoste - aggiunge Dottorini - resta un punto di riferimento nazionale di giornalismo dal basso, libero, svincolato da interessi consolidati e da pastoie di bassa politica. Porterò sempre dentro di me il ricordo dei suoi insegnamenti umani e professionali, del suo amore per il giornalismo, delle avventure vissute per far diventare adulta, puntuale e irrinunciabile l'esperienza dell'Altrapagina. In molti custodiranno il sentimento di una persona mite, profondamente motivata nella sua passione per la cosa pubblica e per il giornalismo libero. La passione per l'impegno civile ed una rara capacità di ascolto sono il lascito che Enzo lascia a chi ha avuto il privilegio di stargli a fianco ed è la difficile eredità da portare avanti per chi come lui ha sempre creduto possibile lavorare per un futuro migliore".
 
Città di Castello, 6 maggio 2015
"L'esaltante sperimentazione di una modalità nuova, trasversale e pragmatica di concepire la politica troverà altre forme, altri luoghi e altri tempi"

REGIONALI 2015. DOTTORINI:

"Non sarò candidato alle prossime elezioni regionali. Ringrazio le liste e le coalizioni che mi hanno proposto candidature o iniziative politiche comuni, ma credo che i dieci anni di esperienza civica e democratica all'interno del Consiglio regionale debbano trovare altri orizzonti. Faccio un passo avanti, con una scelta di coerenza e in accordo con lo stile che ha sempre contraddistinto il nostro impegno. L'esaltante sperimentazione di una modalità nuova, trasversale e pragmatica di concepire la politica troverà altre forme, altri luoghi e altri tempi". E' quanto dichiara il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Umbria Migliore), consigliere regionale espressione delle reti civiche dell'Umbria.
"Lasciamo alle nostre spalle un'esperienza straordinaria, portando con noi la responsabilità di un mandato libero, fortunato e saldo nella gratitudine. Le tante persone che abbiamo incrociato nel nostro percorso - aggiunge Dottorini - hanno conosciuto la tipologia del nostro impegno e le modalità con le quali abbiamo inteso da sempre il ruolo che ci siamo trovati a svolgere. Quando abbiamo messo piede nel Palazzo, giungendovi in sella a delle biciclette, in molti ci hanno guardato come a degli alieni, giunti nei luoghi del potere, saltando la coda, contravvenendo alle regole e senza superare esami di fedeltà. Scegliendo di fare un passo indietro dalla corsa elettorale, diamo il segno di quello che per noi la politica deve essere: un servizio a termine per la collettività".
"Nel nostro sentiero - aggiunge il presidente di Umbria Migliore - abbiamo incrociato persone e comitati civici che hanno a cuore il futuro dell'Umbria, che si impegnano quotidianamente per migliorare l'ambiente e il territorio in cui viviamo, che cercano di far emergere le eccellenze della nostra regione. Tutto senza secondi fini, senza pensare a se stessi, ma al bene comune. A queste persone mi sento in dovere di dire grazie e augurare che possano continuare a esprimersi e impegnarsi anche nei prossimi anni. A loro voglio dire che possono sempre contare su di me, in modi e con strumenti diversi, ma sempre con lo stesso spirito di servizio che ha contraddistinto l'impegno mio e di tutti i miei formidabili collaboratori". 
"Questi dieci anni - spiega il consigliere regionale - hanno segnato l'affermazione dei temi ambientali e civici in una regione ancora governata dalle istanze del cemento, del tabacco e delle rendite di posizione consolidate nei decenni. Portano la nostra firma dieci leggi, un record nella storia del Consiglio regionale. Software libero, commercio equo, gruppi di acquisto solidale, banco della terra, acquisti verdi, medicine non convenzionali, marchio del mobile e tante altre iniziative legislative hanno tentato di svecchiare, coi fatti e non a parole, una visione dello sviluppo e della società che rimane purtroppo ancorata a schemi desueti e a particolarismi consolidati. Abbiamo sostenuto e animato movimenti contro la privatizzazione dei beni comuni e contro l'inganno della E45 autostrada, per passare dalle grandi opere alle opere utili. La nostra azione determinata, documentata e costante ha evitato all'Umbria l'insulto di un nuovo inceneritore, sostenuto all'epoca trasversalmente dalla quasi totalità del Consiglio regionale. Siamo stati i primi a credere nelle fonti rinnovabili, quelle vere, come risposta alla crisi ecologica ed economica e oggi temi come quelli dell'agricoltura sostenibile e biologica, della necessità di una riconversione dei nostri apparati produttivi fanno parte del bagaglio politico e culturale della nostra regione. Le rivendicazioni di comitati e movimenti contro modalità di produzione di energia altamente inquinanti, contro gli allevamenti intensivi e insostenibili e per rendere più giusta e meno individualista la nostra società hanno trovato in noi paladini autentici, determinati e di parola". 
"Disegnando i contorni di questa esperienza più unica che rara nel panorama politico regionale (e non solo) - conclude Dottorini - sin dal primo giorno ci siamo assegnati come impegno quello di essere radicali nella volontà di cambiamento, pragmatici nella ricerca di soluzioni condivise, trasversali nella società (perché la conservazione non sta solo a destra). A questa linea non abbiamo mai rinunciato e io la ritengo di un'intatta attualità. Le nostre ragioni restano sul campo, così come la necessità di liberare la nostra regione dalle pastoie del conformismo, dall'arretratezza dell'elaborazione politica e culturale, dalla prigionia di un modello di sviluppo che non regge più. Contiamo quindi di aver lasciato sul terreno semi di libertà, coerenza e speranza. Credo ci sarà modo e tempo per non farli morire".

Perugia, 25 aprile 2015
"Un modo poco elegante per affossare temi importanti e proposte avanzate da migliaia di cittadini. Oggi arrampicarsi sugli specchi non serve più a nulla"

POLITICA. DOTTORINI: POLITICHE DI GENERE E PROPOSTA POPOLARE SU SANITA' VITTIME DI ACCORDI BIPARTISAN

"Politiche di genere e proposta popolare sulla sanità sono le vittime sacrificali di questa fine legislatura. E' grave che il Consiglio abbia rifiutato di affrontarle venendo meno ad impegni assunti da tempo. Oggi arrampicarsi sugli specchi non serve più a nulla". Sono le parole con cui il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Umbria migliore) commenta l'ultima seduta del Consiglio regionale durante la quale è stata esclusa per un presunto e non causale vizio procedurale la proposta di legge popolare sulla sanità e non è stata ammessa la trattazione della proposta di legge sulle "politiche di genere" e "per una nuova civiltà delle relazioni tra uomini e donne" (la proposta di inserimento da parte di Dottorini è stata bocciata con 18 voti contrari e 3 a favore).
"Si tratta in entrambi i casi di un modo poco elegante per affossare temi importanti e proposte avanzate da migliaia di cittadini della nostra regione. I promotori e le associazioni coinvolte sanno benissimo come e chi è responsabile dell'insabbiamento dei due disegni di legge. Nel caso della proposta di iniziativa popolare sulla sanità - spiega il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - un escamotage procedurale ha fatto sì che il testo, pur approvato da molte settimane dalla prima commissione e pur inserito all'ordine del giorno, non sia stato esaminato, dando un segnale pessimo agli oltre 3mila cittadini che lo avevano sottoscritto. Come già avvenuto per gli 8500 sottoscrittori della petizione contro la trasformazione della E45 in autostrada, si è preferito mettere la testa sotto la sabbia e affossare tutto piuttosto che affrontare a viso aperto una discussione sui temi posti e accuratamente mediati da un lungo confronto di commissione. Riguardo alle politiche di genere non si capisce sulla base di quale patto Pd, Psi e centrodestra siano giunti a sacrificare un testo in discussione da molti mesi e ritenuto elemento fondamentale delle politiche regionali. La mia proposta di inserire il tema all'ordine del giorno è stata bocciata in maniera clamorosa e bipartisan, come se il tema non fosse condiviso nei suoi contenuti e nella sua urgenza. Su questo argomento poi, come è evidente, la prima commissione non ha alcuna competenza e chiamarla in causa come luogo di patti politici dimostra solo scarso senso delle istituzioni". 
"Quelli di ieri non sono certo bei segnali che si trasmettono alla comunità regionale - conclude Dottorini -. Credo che a rimetterci sia innanzitutto la credibilità delle istituzioni e a pagarne le conseguenze saremo tutti noi".

Perugia, 27 marzo 2015
"Carenze di personale e lentezza della macchina della giustizia potrebbero essere colmate dall'inserimento dei tirocinanti formati"

GIUSTIZIA. DOTTORINI:

"La Giunta deve rispondere al grido d'allarme lanciato dai 70 tirocinanti presso gli uffici giudiziari che, dopo essere stati formati da Regione e Provincia, non hanno ad oggi alcuna garanzia per il futuro occupazionale e sono in questo momento del tutto privi di una prospettiva avendo incarichi di lavoro temporanei, che ad oggi non hanno alcuna possibilità di essere prorogati". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente dell'associazione Umbria Migliore e consigliere regionale, chiede alla Giunta regionale una risposta alle istanze dei tirocinanti degli uffici giudiziari che ad oggi rischiano di veder andare in frantumi un percorso formativo promosso dalla stessa Regione e dalle Province di Perugia e Terni e che avrebbe dovuto portare ad un inserimento occupazionale.
"È bene ricordare che è dall'ottobre del 2013 - ricorda Dottorini - che chiediamo alla Giunta delle risposte in merito al protocollo d'intesa sottoscritto a suo tempo, ma ad oggi nessuno si è degnato di fornirci alcuna spiegazione, neppure riguardo ai contenuti del protocollo in cui si parlava di formazione e inserimento lavorativo e non di sfruttamento della forza lavoro e delle professionalità dei tirocinanti. Ora siamo quasi alla fine della legislatura e chiediamo per l'ultima volta alla Giunta di attivarsi presso la conferenza Stato-Regioni che si svolgerà il prossimo 11 marzo, per fare in modo di recuperare le professionalità che da quasi quattro anni sono state inserite nel percorso di formazione da Regione, Province e Ministero della Giustizia. Per la Regione quei professionisti dovrebbero essere considerati come una risorsa da valorizzare al fine di colmare le lentezze della macchina della giustizia. Non a caso lo stesso presidente della Corte d'Appello Wladimiro De Nunzio nell'aprire l'anno giudiziario a Perugia ha dichiarato che sono presenti pesanti carenze di organico del personale amministrativo che si riflettono in un forte rallentamento dell'attività giudiziaria, costringendo alcuni uffici a rimanere aperti al pubblico solo un giorno alla settimana".
"Chiediamo - continua Dottorini - che la Regione prenda in considerazione questa situazione e si impegni in conferenza Stato-Regioni a inserire la questione dei tirocinanti all'interno dell'ordine del giorno al fine di far convergere le parti presenti nella ricerca di una possibile soluzione ad un problema non più rinviabile".

Perugia, 7 marzo 2015
"Passi avanti della legge che consente di alleviare il dolore di malati cronici, facendo leva sulle proprietà analgesiche, sedative e miorilassanti dei cannabinoidi" 

CANNABIS TERAPEUTICA. DOTTORINI:

"Sicuramente la notizia che la Giunta regionale lunedì prossimo si accinge a deliberare l'insediamento del Comitato tecnico-scientifico fa sperare in una rapida e piena applicazione della legge sull'uso della cannabis a fini terapeutici. Centinaia di cittadini umbri affetti da malattie gravi, come Sla e sclerosi multipla, attendono da tempo un pronunciamento non più rinviabile". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e consigliere regionale, commenta la risposta alla sua interrogazione in merito ai ritardi di applicazione della legge regionale 7/2014, "Disposizioni per la somministrazione ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi".
"Il provvedimento - spiega Dottorini - risulta particolarmente utile per tutti quei cittadini affetti da malattie croniche che richiedono trattamenti terapeutici in grado di alleviare il dolore, facendo leva sulle proprietà analgesiche, sedative e miorilassanti dei cannabinoidi. Io credo come legislatori dobbiamo avvertire come un dovere etico la predisposizione di ogni atto che consenta un sollievo alle malattie croniche che tante persone sono costrette a vivere ogni giorno, superando non solo le ordinarie lentezze amministrative, ma anche pregiudizi culturali e pratiche burocratiche farraginose. Uno dei compiti fondamentali del Comitato - continua Dottorini - sarà quello di definire i protocolli attuativi della legge e fornire chiare indicazioni in ordine alle migliori evidenze scientifiche sull'uso della cannabis e sulla possibile prescrizione, a carico del Servizio sanitario regionale e nazionale, di determinati farmaci come il Sativex, attualmente prescrivibile solo in casi di specifiche patologie. In questo modo sarà possibile ampliare il numero dei malati che potranno accedere al farmaco. Ad oggi nella nostra regione risultano in trattamento con il Sativex 24 pazienti, per un totale di 83 prescrizioni e 80 dispensazioni, a testimonianza del fatto che la legge è già operativa, seppur con un numero di casi sicuramente limitato rispetto alla potenziale platea di pazienti affetti da patologie gravi e gravissime. La legge regionale consente di importare farmaci cannabinoidi dall'estero, previa autorizzazione del Ministero della Salute, e di usufruire della copertura delle spese da parte del Servizio sanitario regionale. Tuttavia sarebbe necessaria una maggiore collaborazione da parte dei medici per mettere a conoscenza i pazienti di questa possibilità, attualmente sfruttata in numero alquanto modesto".

Perugia, 25 febbraio 2015

  • Scarica la nostra interrogazione
  • Leggi la risposta della Giunta regionale
"Assieme alla Regione, sono loro i principali responsabili della mancanza di progettualità che ha condannato al degrado la struttura. Aprire le porte anche a stampa e cittadini" 

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"Batti e ribatti, finalmente anche l'amministrazione comunale di Città di Castello inizia a prendere consapevolezza della necessità di intervenire sull'ex Ospedale. Dopo 15 anni di totale abbandono, Cecchini e Bacchetta, i principali responsabili di questa situazione, si recheranno a visitare lo stato di degrado in cui versa quella struttura a cui tutti i tifernati sono legati. Speriamo serva finalmente a trovare una soluzione e non sia l'ennesima trovata propagandistica a danno della città e di chi in essa vive". Il consigliere regionale Oliviero Dottorini, presidente della commissione Bilancio di Palazzo Cesaroni, commenta favorevolmente la decisione di sindaco ed ex sindaco di Città di Castello, assieme all'assessore regionale Paparelli, di recarsi a constatare lo stato di abbandono e degrado in cui versa l'importante struttura ubicata nel pieno centro storico di Città di Castello. 
"Per noi - spiega il consigliere che per primo visitò la struttura - è motivo di soddisfazione poter rilevare come anni e anni di pressione diano oggi i primi risultati. Certo, è presto per cantare vittoria, ma almeno otteniamo che sindaco, ex sindaco e giunta regionale vadano a constatare di persona lo stato di degrado in cui la loro mancanza di progettualità ha ridotto quel complesso di inestimabile valore affettivo, economico e culturale. Per quanto ci riguarda continuiamo a sollecitare la presentazione di un progetto da parte dell'amministrazione comunale e a sollecitare la Regione perché tenga fede alla disponibilità di concessione dello stabile più volte manifestata. Intanto abbiamo già inoltrato richiesta all'assessore Paparelli perché apra le porte della struttura anche alla stampa regionale e ai tifernati che ne facciano richiesta. Altrimenti saremo noi a farlo accreditando i giornalisti che lo vorranno come componenti del nostro staff. Ci sembra un'operazione di trasparenza che, nell'opportuno rispetto di tutte le regole di sicurezza, appare corretta e ineludibile".
"Com'è noto - ricorda Dottorini - il Comune di Città di Castello, al contrario delle altre amministrazioni comunali umbre, non ha mai avanzato alcuna proposta né alcun piano per il recupero della struttura. Il fatto che il nostro pressing e le nostre continue sollecitazioni inducano i protagonisti di questa triste vicenda ad assumersi la responsabilità di trovare una soluzione non può che renderci soddisfatti. E' necessario uno sforzo che ci faccia immaginare soluzioni alternative o comunque in linea con una crisi economica che scoraggia investimenti, per restituire alla città un bene di grande valore architettonico, culturale ed affettivo. Il declino di Città di Castello deve essere fermato e solo una grande mobilitazione dei cittadini liberi potrà arginare una deriva che appare inarrestabile".

Perugia, 14 febbraio 2015

Guarda tutte le foto della visita all'ex ospedale

"Abbiamo sempre operato dalla parte dei cittadini, per questo non è una sorpresa la piena e totale archiviazione della querela proposta dall'ex vice sindaco di Bettona"



"Continueremo a difendere le ragioni dei cittadini di Bettona e di chiunque abbia a cuore gli interessi della comunità, dell'ambiente e della legalità. Agli interessi di pochi abbiamo sempre preferito le ragioni di chi con senso civico si batte per il bene comune. Mi pare che il decreto di archiviazione riconosca chiaramente la correttezza della nostra azione e l'infondatezza di ogni contestazione nei nostri confronti". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e consigliere regionale, annuncia la piena e totale archiviazione della querela proposta dall'ex vice sindaco di Bettona Valerio Bazzoffia che nel 2010 si sentì diffamato in seguito a due dei tanti comunicati con i quali lo stesso Dottorini intervenne in difesa della zootecnia sostenibile e dei cittadini di Bettona. Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto, infatti, l'archiviazione del procedimento sottolineando "la palese veridicità dei fatti esposti negli articoli e altrettanto palese legittimità delle critiche, pacificamente politiche, in detti articoli operate con riferimento alla perdita di credibilità dei componenti della giunta coinvolti nella vicenda".
"Un ringraziamento particolare - afferma Dottorini - va all'avvocato Marco Brusco del foro di Perugia che fin da subito ha messo a nostra disposizione tutta la sua professionalità e le sue competenze. Per quanto ci riguarda, abbiamo sempre avuto fiducia nelle nostre ragioni e in quelle di cittadini e comitati civici che da sempre si battono per la tutela ambientale del territorio e per uno sviluppo sostenibile e duraturo. Oggi viene riconosciuta in maniera piena e inequivocabile la correttezza delle nostre valutazioni e della nostra azione politica condotta nel rispetto di tutte le parti coinvolte nello scandalo e nella successiva indagine denominata 'Laguna de cerdos'. Il provvedimento che ci viene notificato è la conferma delle nostre buone ragioni e del nostro operato sempre corretto e attento alle istanze dei cittadini, del territorio e della legalità. Per noi è un incoraggiamento ad andare avanti con coerenza, correttezza e altruismo, senza lasciarsi mai intimorire".

Perugia, 7 febbraio 2015
"Clima culturale da condannare senza ambiguità: auspichiamo politiche dell'accoglienza, del pluralismo e dell'inclusione, a partire dalle scuole"

OMOFOBIA. DOTTORINI INTERROGA LA GIUNTA: "VIOLENZA E INSULTI A SCUOLA. SE CONFERMATO, EPISODIO GRAVISSIMO"

"Se i fatti fossero confermati, sarebbe gravissimo. Non può essere consentito a un docente di ostentare un atteggiamento di intolleranza, giungendo persino all'aggressività verbale e fisica e tradendo quindi quella che dovrebbe essere la sua funzione di educatore: condannare la violenza e insegnare ai suoi alunni il pluralismo e l'apertura verso l'altro, qualsiasi sia il suo orientamento sessuale, il suo credo, la sua nazionalità". Il consigliere regionale Oliviero Dottorini, presidente dell'associazione Umbria Migliore, annuncia con queste parole la presentazione di un'interrogazione alla Giunta regionale per chiedere "se rispondono al vero i fatti riportati dalla stampa riguardo a un presunto caso di omofobia accaduto in un istituto superiore della provincia di Perugia, come intende affrontare l'episodio in questione e soprattutto quali azioni intende mettere in campo per contrastare il clima culturale di cui tale episodio è figlio, favorendo di contro una cultura dell'accoglienza, del pluralismo e dell'inclusione".
"Episodi di questo genere - aggiunge Dottorini - sono sintomatici di un clima culturale sempre più diffuso che porta alla stigmatizzazione e alla discriminazione di chi è considerato diverso, perché di fatto non corrisponde ai canoni di normalità stabiliti dalla mentalità comune. Questo è quanto avviene soprattutto in tema di sessualità, con una forte opposizione verso chi manifesta tendenze differenti da quelle considerate "naturali", ma accade spesso anche per motivi religiosi o etnici. Credo che la comunità regionale debba prendere le distanze in maniera inequivocabile da certi episodi e mostrare la propria vicinanza a chi ne è vittima. Forse sarà anche l'ora di portare il tema all'attenzione del Consiglio regionale. C'è un testo già depositato da alcuni colleghi del Pd contro le discriminazioni e e le violenze determinate dall'orientamento sessuale. Credo possa essere una buona base di partenza per consentire alla nostra legislazione di adottare norme chiare che rendano esplicito il riconoscimento della libertà di orientamento sessuale e identità di genere. Questo triste episodio ci dimostra che è urgente dotarsi di strumenti anche legislativi per bloccare il clima di intolleranza crescente e per promuovere una società del pluralismo e dell'inclusione".

Perugia, 17 novembre
"Le ex case cantoniere attualmente inutilizzate potranno essere usate da Comuni e associazioni per progetti turistici e sociali, mentre gli archivi e i beni di Solomeo torneranno ai Comuni interessati. Importanti rassicurazioni su Banco della Terra"

PIANO PATRIMONIALE. DOTTORINI: BENE APPROVAZIONE NOSTRI ORDINI DEL GIORNO. EX CASE CANTONIERE A COMUNI E ASSOCIAZIONI, BENI SOLOMEO DI NUOVO FRUIBILI

"Il Programma di politica patrimoniale 2014/2016, arricchito da due ordini del giorno da noi proposti, rappresenta un passo in avanti per la programmazione regionale e per la valorizzazione e messa in uso di beni e immobili altrimenti destinati a inutilizzo e degrado. Con la possibilità di destinare parte dei beni e degli immobili ex Anas facenti parte del patrimonio regionale ai comuni e alle associazioni che ne facciano richiesta si aprono possibilità e opportunità per lo sviluppo di settori fondamentali come il turismo e il sociale". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e consigliere regionale, interviene sulla approvazione da parte della commissione Bilancio e Affari istituzionali del Programma di politica patrimoniale 2014/2016 e dei due ordini del giorno proposti dallo stesso Dottorini.
"Nello specifico - spiega Dottorini - il primo ordine del giorno approvato impegna la Regione a rendere possibile il trasferimento del patrimonio presente nei depositi e negli archivi della Regione ai Comuni interessati. In questo modo alcune opere importanti per i territori e per la cultura locale, come per esempio il lascito Franchetti, potranno essere esposti, conservati e resi fruibili ai cittadini nel Comune di appartenenza, com'è giusto che sia. Riteniamo che si tratti di un atto importante per la valorizzazione e la diffusione del patrimonio storico e culturale della nostra regione in collaborazione con le amministrazioni locali".
"Il secondo ordine del giorno approvato - continua Dottorini - facilita e incentiva la possibilità di Comuni, associazioni e cooperative di sviluppare progetti di turismo sociale e sostenibile mettendo loro a disposizione in uso gratuito le ex case cantoniere di proprietà della Regione per la realizzazione di strutture per l'accoglienza turistica che potranno rappresentare porte d'ingresso per la conoscenza del nostro territorio. Questa modalità di affidamento si affianca a quanto è già possibile fare in altre regioni come il Lazio e si basa sulla legge nazionale 106 del 29 luglio scorso che ha sancito il principio e la volontà di favorire la realizzazione di circuiti nazionali di eccellenza a sostegno dell'offerta turistica attraverso la realizzazione di percorsi pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari prevedendo la concessione in uso gratuito di case cantoniere, caselli, stazioni ferroviarie e altri beni pubblici in disuso a imprese, cooperative e associazioni. Attualmente sono più di venti le case cantoniere ex Anas di proprietà della Regione che risultano inutilizzate e proprio su questi beni vogliamo intervenire con la nostra proposta che mira a recuperare un vasto patrimonio che altrimenti sarebbe lasciato al degrado e all'abbandono, utilizzandolo per creare sviluppo e offerta turistica sostenibile e di qualità adeguata alle caratteristiche del nostro territorio. In futuro, valutata anche l'efficacia della norma, potremmo pensare di estendere la proposta anche ad altri beni attualmente inutilizzati come le ex stazioni e ex caselli della Ferrovia centrale umbra. La nostra Regione da anni punta sulla filiera turismo, ambiente e cultura per cercare di arginare una crisi economica devastante e crediamo che dare la possibilità alle amministrazioni locali e in seconda battuta ad associazioni e cooperative di immaginare e creare strutture per l'accoglienza e la promozione turistica possa rappresentare una piccola risposta in grado di arginare il declino economico, sociale e produttivo dell'Umbria".
"Abbiamo poi preso atto delle rassicurazioni che l'assessore ha voluto fornirci in merito agli inconcepibili ritardi relativi al regolamento sul Banco della Terra. Vigileremo affinché gli atti di attuazione delle politiche patrimoniali tengano conto degli immobili e dei beni inutilizzati che il regolamento affiderà al Banco. Non faremo mancare il nostro impegno affinché l'iter di attuazione sia rapido e i contenuti del regolamento rispondenti allo spirito della legge".

Perugia, 2 ottobre 2014

"Non più rinviabile l'elezione del garante. Scegliere persona competente, con esperienza e senza legami con partiti politici"

GARANTE DETENUTI. DOTTORINI:

"Non potevamo continuare ad assistere al gioco dei veti incrociati che dal 2006 ad oggi hanno impedito la nomina di una figura di garanzia fondamentale per la vita e la dignità di chi è sottoposto a misure restrittive. L'Umbria è rimasta una delle poche regioni in Italia a non essersi ancora adeguata ai dettami della legge. Ed è un primato davvero poco invidiabile". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Idv), presidente di Umbria migliore, commenta l'approvazione da parte del Consiglio regionale della legge, primo firmatario lo stesso Dottorini, che abbassa il quorum per l'elezione del garante dei detenuti.
"Con la previsione - aggiunge Dottorini - che per l'elezione del garante dopo la terza votazione sarà sufficiente la maggioranza semplice, come avviene per tutte le elezioni di figure apicali, istituzionali e non, abbiamo reso realmente possibile l'istituzione di una figura che non sarà certo risolutiva dei gravi problemi carcerari, ma potrà rappresentare sicuramente un faro puntato su una realtà di grande disagio in cui a volte la dignità delle persone risulta seriamente compromessa. L'attuale legge si prestava a boicottaggi anche da parte di minoranze di blocco che non sono previste per nessuna nomina o elezione, neppure per quella del Presidente della Repubblica. Su un tema così importante, che riguarda la dignità e i diritti delle persone, è bene invece sgomberare ogni tentazione di far prevalere interessi di bottega su quelli collettivi. Un tale atteggiamento vanificherebbe il tentativo stesso che avevamo proposto e sostenuto con forza di sottrarre questo tipo di nomine dalle spartizioni partitiche, basandoci esclusivamente su competenze e sensibilità dimostrate sul campo".  
"Adesso - continua Dottorini - dobbiamo procedere spediti all'elezione, scegliendo una persona competente e con esperienza, fuori dalla spartizione partitica e il più possibile condivisa, consapevoli che la scelta non è più rinviabile. La procedura scelta, quella del bando pubblico, è sicuramente condivisibile. Oggi abbiamo disinnescato i meccanismi perversi che fino ad oggi ne hanno impedito la nomina. Adesso tocca alla politica dimostrare la volontà di giungere a una soluzione per affrontare una situazione non degna di un paese civile".

Perugia, 18 febbraio 2014
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