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Circolare integrativa al D.M. 17 dicembre 2009 pubblicato sulla G.U. del 19 marzo 2010 - dario di bello

| 18 Commenti|
Cari amici,
ad integrazione del D.M. sulle reimmatricolazioni, immatricolazioni, reiscrizione veicoli radiati d'ufficio, revisioni ed altro, da me postato nel lontano 20 marzo 2010 (clicca qui per leggerlo), pubblico una Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che chiarisce alcune problematiche.

Faccio una sola considerazione dopo aver dato una veloce lettura.
Fermo restando che sono fatte salve le operazioni inerenti al PRA, sembrerebbe che per i veicoli radiati d'Ufficio non sarebbe più sufficiente la sola iscrizione ad uno dei 5 Club cui all'art.60 del C.d.S. (Fiat, Lancia, Alfa Romeo, FMI ed asi), ma sembrerebbe che occorra il Certificato di rilevanza Storica e Collezionistica che costa molto ma molto di più di una "banale" iscrizione.
Clikka qui per leggere la Circolare 79260 del 4 ottobre 2010.
Buona lettura.

dariodibello@dottorini.com





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18 Comments

Salve mi chiamo Giuseppe,
volevo qualche chiarimento sulla circolare n. 79260 del 04/10/2010 ad oggetto veicoli di interesse storico e collezionistico. Premesso che sono proprietario di un autocarro ultraventennale e che vorrei iscriverlo al registro storico Fiat o all'ASI mi è stato riferito che per poterlo fare bisogna annullare la portata. Ma la circolare in questione al punto 1.4 "veicoli assoggettati a titolo autorizzativo" se non ho capito male si riferisce a quei veicoli superiore ai 60 quintali di portata per i quali c'è bisogno della licenza c/proprio ovvero c/terzi questi sono gli autocarri che necessitano di titolo autorizzativo. Non vedo il motivo per quelli di portata a pieno carico inferiore ai 60 quintali che per inciso non rientranti nel campo di applicazione della legge 298/74. Mi faccia sapere gentilmente a quale normativa si potrebbe riferire l'ASI nel sostenere questa perdita indiscriminata di portata per gli autocarri storici.

la saluto cordialmente
giuseppe

Le chiedo scusa per il disturbo, ma essendo un "novizio" in materia di
auto storiche non so a chi rivolgermi.
Io sono in procinto di acquistare una MGA coupè del 1957 con targhe
inglesi. L'auto si trova in Italia da circa 2 anni. Sarebbe così
gentile da dirmi cosà dovro fare per immatricolarla e se l'auto potra
circolare liberamente o sarà soggetta a limitazioni?
Io vivo in Piemonte, a Savigliano (CN)
La ringrazio anticipatamente.
Paolo

Nessun disturbo !
E' importante che la macchina abbia la Revisione ancora non scaduta.
Appurato questo, Lei deve semplicemente effettuare la "nazionalizzazione" dell'auto.
Lasci perdere coloro che Le dicono che si deve iscrivere all'asi o altri club, non c'entra un tubo !!!
Non spenda soldi inutilmente !!!

Saluti.
dario di bello

Buongiorno,
sono d'accordo con Lei !!!
Se il Suo "autocarro" è vivo, il fatto che Lei lo iscriva ad un Club non viene intaccata la sua omologazione di autocarro.
Una Campagnola autocarro, "viva" e circolante, bene se la iscrivo al Registro FIAT (che preferisco), non perdo assolutamente la portata.
Lasci perdere quello che dicono gli "scienziati" dell'asi...

Saluti.
dario di bello

caro dario ti segnalo quanto apparso sul n.11 della rivista fmi motoitalia a proposito della reimmatricolazioni ed ESENZIONI FISCALI ! mi pare che invece di aiutare /semplificare la vita a noi motociclisti la fmi fa di tutto per complicarcela !! perquanto ti conosco penso che te sia l unico che potrebbe dire da parte mia alla giornalista di cambiare mestiere...grazie piero maione

Ringrazio il Sig. Maione per la segnalazione.
In effetti ci sono delle imprecisioni in questo articolo.
Mi meraviglia molto che Francesca Marozza possa aver scritto simili inesattezze.
La Dott.ssa Marozza, confonde l'aspetto FISCALE regolato in Italia UNICAMENTE dall'art.63 L.342/2000 (+ le varie Leggi Regionali), dall'aspetto della "Circolazione Stradale".
È inesatto e fuorviante il fatto che scriva che solamente il Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistico è documento valido per avere accesso ai benefici fiscali.
Da quando in qua un Ministero diverso da quello delle Finanze può stabilire norme che hanno a che fare con la FISCALITÀ dei veicoli ?
Questo è l'articolo e giudicate anche voi:
http://dottorini.com/FMI%20Motoitalia%20nov2010.pdf

Io resto in attesa delle vostre osservazioni.
dario di bello

Salve,
colgo l'occasione dopo aver letto il tuo scritto (giustissimo) per
invitare tutti gli iscritti al tuo CLUB ad inviare una mail alle
IENE,Striscia la Notizia,REPORT,Articolo3 e anche a Mi Manda Rai 3 (che
a breve ri inizierà)....descrivendo questa ASSURDA situazione che
stiamo vivendo noi possessori d'auto ventennali e trentennali NON A$I
!!!
Io ho già mandato l'email sia alle IENE che alla redazione di mi manda
rai 3 .....ricordatevi di nominare l'ing. DARIO di BELLO
nell'email.....mandando anche il link a questo sito.....scrivetegli che
è la persona più auterevole per parlare del problema....NOI CHE NON
VOGLIAMO GIUSTAMENTE PIEGARCI ALL'A$I abbiamo bisogno che questa
situazione venga trattata nei programmi a livello NAZIONALE......se i
700 iscritti del vostro CLUB e tutti gli altri CLUB sparsi in Italia e
i singoli cittadini che visionano questo sito mandassero ogniuno
un'email .....questi programmi saranno "costretti" a prendere in
considerazione il nostro PROBLEMA!!!!
Spero possiate contribuire a questa GIUSTA CAUSA,siete tantissimi,il
vostro aiuto è fondamentale !!!!
Grazie anticipate!!!

Ecco dove potete trovare gli indirizzi per mandare l'email:

*) Le Iene: http://www.iene.mediaset.it/form/1/dillo-alle-iene.shtml

*) Striscia la Notizia: gabibbo@mediaset.it

*) Report: report@rai.it

*) Articolo3 : articolo3@rai.it

*) Mi manda rai3 :

http://www.mimandaraitre.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-b424337c-b91f-446a-b376-a7ed2fbc264a.html

Buongiorno Ing. Di Bello,
vorrei innanzitutto complimentarmi per il vs. impegno sul tema auto storiche e cogliere l'occasione per porle un quesito:
sono in possesso di una BMW 320is del 1990 che è stata radiata per uso su spazi privati nel 2001;
ho il CDP originale e l'estratto cronologico fatto dall'ACI che dimostra la storia "fiscale" della vettura;
fino a qua tutto bene... ora l'odissea...
per il semplice fatto che la radiazione è stata fatta per uso su aree private, non posso ritargare la vettura se non con la prassi del certificato di rilevanza storica redatto dall'ASI;
potrebbe essere anche semplice... peccato che per queste pratiche, se tutto va bene, l'ASI ci metta anche più di 6 mesi...!
io risiedo in provincia di PADOVA (Veneto).
Mi suggerisce qualche "scappatoia" per accorciare i tempi?
Potrebbe valere l'autocertificazione corredata dalla stessa documentazione che avrei dato all'ASI?
Perché a pagina 17 del libretto per la certificazione ASI io devo firmare che mi assumo tutte le responsabilità di quanto ho dichiarato sulla vettura?
Non è assurdo che io paghi qualcuno che poi mi dice che se qualche dato è errato sono affari miei?
Scusi lo sfogo...
Grazie,
saluti,
Alberto

Buongiorno,
prima che emanassero il celeberrimo DM a marzo 2010 in tema di reimmatricolazione, solo alcune Motorizzazioni reimmatricolavano veicoli radiati/demoliti spontaneamente, a patto che sull'estratto cronologico ci fosse stato scritto che lo stesso era su suolo privato.
Ma l'idiozia è lampante: Un veicolo senza targhe sarebbe mai potuto stare su suolo pubblico ?
NO !!!, ma andiamo avanti.

Devo precisarLe che in base alla Normativa in tema di inquinamento, possono essere immatricolati/reimmatricolati solo i VEICOLI STORICI !!!
Ma cos'è un VEICOLO STORICO ?
Anche qui arriva il Codice della Strada che individua TUTTI quei veicoli che abbiano 20 anni e siano iscritti ad uno dei 5 Registri cui all'art.60 del C.d.S..

Pertanto, se un VEICOLO ha 20 anni, per essere reimmatricolato deve pagare la "dazione" ad uno dei 5 Registri cui sopra, poi che la gente pensi che ci sia un solo Registro plurimarca (ma non è così) sfocia in una situazione assurda, questo Registro incassa appena 10 MILIONI DI EURO l'anno e tutto tace....

Quindi, se vogliamo superare l'empasse, contatti il Registro FIAT (sì ha letto bene) e chieda loro il Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica.
Ho indirizzato al REGISTRO FIAT decine di persone con moto e macchine di qualunque marca.
I tempi sono molto più ragionevoli, diciamo un mese.
A questo punto, attenda gennaio, si iscrive e chiede il CRSC.

In merito al libretto dove il Cittadino DICHIARA lui i dati tecnici (è assurdo, ma è così), questi $ignori si limitano a copiare i dati che NOI ABBIAMO fornito senza fatica alcuna e ci spillano non meno di 200 euro tra iscrizioni e balzelli vari !!!

W l'ITALIA !!!

Buona domenica e contatti il Registro FIAT e faccia pure il mio nome.
Saluti.
dario di bello

ciao giuseppe, anch'io ho un autocarro storico iscritto all'asi ed ho avuto il tuo problema... l'ho risolto dopo una piccola odissea e tanta determinazione e testardaggine... cerco di fartela breve: l'A$I mi manda l'attestato di storicità, dicendomi che x godere dei privilegi fiscali avrei dovuto recarmi in motorizzazione (senza dirmi il perchè..), ho scoperto dopo che avrei dovuto azzerare la portata. non l'ho fatto. sono andato al PRA di persona (l'agenzia che mi curava il passaggio non è stata in grado!) e attraverso l'autocertificazione di uso non professionale sono riuscito ad ottenere il passaggio ridotto. ho dovuto sfoderare la mia bustapaga (con contratto a tempo indeterminato), leggi, artt. del codice della strada e documentazioni provinciali. ho preteso che il PRA (che inizialmente non ne voleva sapere anche perchè il software che usano gli "diceva" che non possono farlo a meno di "forzare" il dato) telefonasse alla provincia. x fortuna il direttore del PRA si è preso la responsabilità al posto della "segretaria" dopo aver telefonato in provincia. tutto bene, anche la regione mi ha riconosciuto lo status di storicità dell'autocarro. ho dovuto sfoderare carte e determinazione x combattere un pò di ignoranza e confusione. una fatica di qualche settimana e molte email e telefonate...

Buongiorno Dario, non riesco a capire una cosa..
io ho un autocarro iscritto A$I a novembre 2011, dopo pagato le 100€ (+20€ al club) per il 2011. ho ottenuto i benefici fiscali attraverso autocertificazione (senza dover azzerare la portata!). da quanto leggo nell'interpello http://dottorini.com/Agenzia_Entrate_risoluzione_122e_29-11-2011.pdf e dalla consulenza http://dottorini.com/Consulenza_Giuridica_Sardegna_10-03-2011.pdf, mi sembra di capire che sarebbe possibile non pagare la quota associativa annuale A$I (il "pizzo"), poichè una volta ottenuto il certificato di storicità dall'A$I non si possono perdere i benefici fiscali, in quanto vale in alternativa al Registro (inesistente) di determinazione A$I! non ricordo dove ho letto che, in tal caso, l'A$I comunica di "avvisare" provincia, regione e assicurazione(l'assicurazione come la trova?) e far decadere così i benefici fiscali! premetto che la mia assicurazione non mi ha richiesto il tesserino annuale del club, ma solo il certificato di storicità rilasciatomi dall'A$I.
spero in una risposta, cordiali saluti

In UMBRIA il problema è stato risolto rendendo edotti i Dirigenti, mediante l'insiemistica, su cosa è un VEICOLO, un AUTOVEICOLO, un MOTOVEICOLO, una AUTOVETTURA, un AUTOCARRO e così via.
Stranamente hanno capito !
Ciao

Ciao,
ma perché vi fate fregare i soldi in questo modo ?
NON ESISTE ALCUN OBBLIGO DI RINNOVO !!!
Mai !
Leggi qua e buon divertimento:
http://dottorini.com/2011/06/bollo-e-rinnovi-di-tessere-in-varie-regioni-ditalia-ii-puntata.html
e qua, ecco cosa vuol dire ONESTI:
http://www.aiac.eu/chisiamo.asp

Ciao.
dario di bello

Buongiorno,
Mi chiamo Aldo Becca e aono di Ravenna
Mi trovo in una situazione di stallo e sto pensando di rivolgermi ad associazioni di tutela dei consumatori, ma prima vorrei chiedervi cosa ne pensate e capire meglio in che modo posso muovermi.
Un paio di anni fa ho acquistato un furgoncino immatricolato aurocarro, è un nissan trade 2.0 a passo medio e tetto alto.
L' ho restaurato, meccanicamente e esteticamente per poi avviare le pratiche per l'iscrizione all'asi e ottenere il certificato storico.
Ora nasce il problema, con certificato in mano e quindi dopo aver dichiarato di non farne uso professionale, ho cercato di assicurarlo. Sono mesi che devo tenerlo parcheggiato su una piazzola in prestito fortunatamente ad uso privato, perchè anche le compagnie convenzionate non assicurano autocarri, e quelle poche disposte, mi chiedono l'azzeramento della portata. Siccome posseggo altri due mezzi d'epoca (una moto guzzi e una panda 4x4 prima serie, la prima fmi e la seconda in via di iscrizione) mi sono orientato verso una compagnia che assicura mezzi Asi in esclusiva, con l'intenzione eventualmente di passare tutti i mezzi sotto ASI e assicurarli con la stessa polizza. Questa compagnia si chiama Per Te, ma richiedono anche qui azzeramento di portata. Mi sono recato alla motorizzazione di Ravenna e dopo lunghe file mi hanno mandato nell'ufficio di un tecnico, e in quello del direttore, che circolare in mano, mi spiega che il mio mezzo non solo non necessita di azzeramenti ma che in pratica non possono farlo non essendo mezzo a titolo e avendo portata inferiore a 7 tonnellate. Richiamo l'assicurazione e li faccio parlare. Trattasi di convenzioni assicurative, nelle quali io non rientro a meno che qualcuno non mi falsifichi il libretto. Ora: è possibile che l'asi mi rilasci un certificato, aspettando mesi e pagando iscrizioni a club per altro distanti un'ora dalla mia città, senza preoccuparsi di stabilire una convenzione ESCLUSIVA per i mezzi che ha certificati, che non escluda gli autocarri furgonati? Cosa posso fare? Grazie mille e buon lavoro

Salve,
Lei deve sapere che per annullare la portata, semmai ce ne fosse bisogno, occorre comprare un certificato, ovviamente a pagamento, ed indovini da chi ?
Dalla filantropica torinese dell'asi, e sì sempre loro !
La norma fiscale, cioé la L.342/2000, non distingue autovetture da autocarri, la Legge individua tutti i VEICOLI beneficiari delle agevolazioni fiscali, purché non adibiti ad uso professionale !
L'UMBRIA, grazie a me, è l'UNICA Regione che ha recepito il vero senso della Legge e pertanto gli autocarri, senza perdere la portata, possono essere storici !
Se la filantropica dell'asi, invece di pensare a come spendere i 20 MILIONI di euro che incassa ogni anno, si preoccupasse realmente del motorismo storico, eviterebbe di "stipulare" accordi volti a far sì che la gente "castri" irrimediabilmente determinati autocarri azzerando la portata.
Immagini ad una WYLLIS, ad una CAMPAGNOLA autocarro, secondo gli scienziati dell'asi bisognerebbe azzerare la portata, ma come Le ho detto, ha colto il perché ?
Bisogna comprare da loro quel pezzo di carta igienica per poter andare alla Motorizzazione e far togliere la portata, ma io dico: Ma perché ?
Perché sono INGORDI di soldi, non gli bastano più ed allora giù ad inventarsi cose per "spillare" quanti più soldi alle ignare persone.
Che dirle, l'unica che assicurava gli autocarri era la HELVETIA, ma dallo scorso anno hanno elevato il limite a 30 anni e gli autocarri sono diventati R.D. cioé Riservato Direzione, questo vuol dire che una agenzia HELVETIA, che prima poteva assicurare gli autocarri 26ennali, dovrà chiedere il permesso alla Direzione che risponde sempre no !
Sollevi un po' di casini, fa bene !
Saluti.
dario di bello

Grazie mille Ingegnere Di Bello,
e scusate gli errori ma stavo scrivendo dal telefonino.
Nulla da fare per ora, ho il mio furgoncino fermo, dopo aver speso mesi e migliaia di euro per rimetterlo a nuovo.
In pratica ci sarebbe questa Per Te assicurazioni, del gruppo cattolica.
Ha sede allo stesso civico della sede principale ASI, si sono guardati bene dal farmelo notare, ma sul loro sito è tutto chiaro, gli uni rilasciano certificati, gli altri polizze per gli stessi mezzi.
Non nel mio caso comunque, nonostante la dichiarazione di uso non professionale, che come riporta questo sito della polizia, dovrebbe legalmente già annullare la portata del mezzo in quanto ad uso collezionistico.
http://normativapolizialocale.fpcgil.net/uso_e_destinazione_dei_veicoli.htm
la motorizzazione non mi fa la pratica, se li pago mi mettono sul libretto che è un mezzo storico...a quel punto non cambierà nulla per gli assicuratori.
Ho provato a contattare qualche altra motorizzazione fuori dalla mia città...sembra che sia una pratica che nessuno sa come gestire.
Davvero sono indiavolato.
La beffa...stessa assicurazione mi chiede pure (ho 36 anni e nessun incidente alle spalle) attestati di rischio per un motoguzzi 30ennale che posseggo da un anno, e attestato di rischio una panda 4x4 dell'86 che ho acquistato e restaurato qualche mese fa.
oltre a dichiarare che in casa posseggo altri mezzi moderni ad uso quotidiano.
Di tanto in tanto leggo quissù...non so davvero più dove sbattere la testa.
Grazie tante per la disponibilità e buone cose
Aldo Becca

Salve,
purtroppo questi sodalizi nascono per trarne solo profitto e non veramente per tutelare i collezionisti.
Dubito che il signore con il riporto tricologico mai avrebbe fatto le stesse cose che ho fatto io per i cittadini, GRATIS sottolineo !
Saluti.
dario di bello

Salve
Sto importando in Italia un veicolo militare di provenienza tedesca e con documenti.
La massa totale è di 4000 kg ma dopo aver avuto la documentazione dall'ASI con l'annullamento della portata a 3500 kg in motorizzazione non mi hanno dato la possibilità di farlo in fase di reimmatricolazione ed ora, una volta immatricolato, nonostnte il nullaosta della mercedes mi vietano comunque l'azzeramento della portata poichè per la legge italiana il peso complessivo è un dato sensibile che dicono non poter toccare.
Come mi devo comportare?
Grazie

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