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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Dicembre 2006 Archives

PREOCCUPANTE IL SEQUESTRO DELL'IMPIANTO DI PONTE RIO

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RIFIUTI. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): PREOCCUPANTE IL SEQUESTRO DELL'IMPIANTO DI PONTE RIO, NECESSARIE CAUTELA E PROFESSIONALITA'
"Atteggiamento quanto meno superficiale da parte dell'azienda di gestione. Procedere con rigore per non perdere la fiducia dei cittadini"


"Una vicenda che mette in luce un atteggiamento quanto meno superficiale da parte di chi gestisce e tratta i rifiuti nella nostra regione. Quando si parla di rifiuti speciali e inquinanti bisogna procedere con la massima cautela e professionalità. Il sequestro di Ponte Rio deve farci riflettere e assumere iniziative di salvaguardia per la salute dei cittadini e l'ambiente". Il capogruppo dei Verdi e civici Oliviero Dottorini commenta così la notizia del sequestro da parte dei Carabinieri del Noe dell'impianto di trituramento dei rifiuti gestito da Gesenu: "Se la Magistratura dovesse confermare quanto stabilito dal gip - aggiunge Dottorini - ci trovermmo di fronte a un fatto molto grave, anche perché il rispetto delle norme ambientali è fondamentale per la salute dei cittadini, per la tutela del territorio e per garantire credibilità alle politiche di gestione integrata dei rifiuti".
"E' necessario procedere con il massimo rigore nella gestione dei rifiuti, tanto più quando sono speciali e altamente inquinanti. In gioco c'è la credibilità dell'intero sistema. L'Umbria - aggiunge l'esponente del Sole che ride - deve rivedere le strategie per affrontare il problema dei rifiuti con lungimiranza. Occorre rivedere un Piano regionale dei rifiuti già datato: la strada da seguire è quella del contenimento dei rifiuti, della raccolta differenziata "porta a porta", del passaggio da tassa a tariffa. Tutte azioni sottovalutate e che invece sono in grado di garantire rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini, assieme a un ritorno concreto in termini economici ed occupazionali. Attraverso una raccolta "porta a porta" attuata con serietà e convinzione potremmo risparmiarci impianti costosissimi, rischiosi e convenienti solo per i gestori, puntando invece a creare una vera filiera per il riciclo di materiali che possono significare per l'Umbria posti di lavoro e nuove opportunità imprenditoriali".
"Tentativi di innescare meccanismi virtuosi - conclude il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - esistono anche in Umbria. A fronte di questo, mentre in tutta Italia ci si batte contro gli inceneritori e nelle zone più avanzate si toccano punte dell'80 per cento di riciclo, sarebbe un grave errore non mettersi sulla strada di una moderna gestione integrata dei rifiuti. Per questo occorre sottrarre alle società di gestione le politiche sul ciclo dei rifiuti e mettere mano a strategie che salvaguardino l'ambiente e la salute dei cittadini, ponendole al di sopra degli enormi interessi economici coinvolti".

Perugia, 12 dicembre 2006

CAMPELLO.IMPORTANTE L'IMPEGNO DEL GOVERNO

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ESPLOSIONE DEPOSITO. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): IMPORTANTE L'IMPEGNO DEL GOVERNO. ADESSO DELOCALIZZARE GLI IMPIANTI A RISCHIO
"Grazie al ministro dell'Ambiente, alla Regione e a tutti i tecnici. Necessario prevedere misure strutturali perché certi disastri non si ripetano"


"E' una notizia importante, che tutela l'ambiente e le popolazioni locali dal rischio di inquinamento delle falde acquifere" questo il commento de Capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini alla notizia che il governo nazionale dell'Unione ha destinato 15 milioni di euro in tre anni per la bonifica della zona di Campello sul Clitunno, teatro dell'esplosione dell'oleificio che ha causato la morte di quattro operai.
"Sappiamo bene il lavoro che il ministero dell'Ambiente, in stretta collaborazione con le istituzioni umbre, ha portato avanti all'interno del Governo nazionale nei giorni immediatamente successivi alla tragedia e vogliamo esprimere apprezzamento per il lavoro della Presidente Lorenzetti che ha saputo difendere in modo serio ed equilibrato la ragioni dell'Umbria. Oggi dobbiamo ringraziare tutti i tecnici e gli amministratori che si sono adoperati e si stanno adoperando per risolvere questa drammatica situazione".
"Questo tragico incidente rende ancora più urgente l'azione della politica che, salvaguardando le aree a rischio, è chiamata a delocalizzare gli impianti pericolosi. A questo proposito - continua il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali -, i Verdi e civici sin dal luglio scorso stanno raccogliendo le firme per una legge di iniziativa popolare finalizzata a trasformare l'area del Clitunno in un parco fluviale regionale. In queste ore inoltre siamo in stretto contatto con il ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio per valutare quali rischi ambientali possono verificarsi all'indomani del tragico evento e le modalità degli interventi praticabili".
Purtroppo - continua l'esponente del Sole che ride - i dati relativi agli incidenti sul lavoro vede l'Umbria ai primi posti e questo deve indurci ad analizzare se la normativa regionale attualmente in vigore è adatta oppure obsoleta. Secondo noi è necessaria una revisione della legge numero 1 del 2004 sull'edilizia. Da lì partire subito con una piattaforma programmatica sul tema della sicurezza e della legalità negli ambienti di lavoro con particolare attenzione all'abbattimento della logica di sfruttamento del lavoro nero e alla necessità di stroncare il meccanismo lacerante dei subappalti, con una specifica modifica alla legislazione regionale sugli appalti".

Perugia, 6 dicembre 2006

POSITIVA LA TASSA SULLE BOTTIGLIE DI PLASTICA

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ACQUE MINERALI. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): POSITIVA LA TASSA SULLE BOTTIGLIE DI PLASTICA INTRODOTTA DAI VERDI
"Adesso rompere gli indugi e innalzare subito i canoni anche in Umbria. Ridare dignità alle popolazioni locali sfruttate dalle multinazionali dell'acqua"


"Finalmente una buona notizia riguardo alle acque minerali. Un emendamento dei Verdi accolto dalla cabina di regia sulla finanziaria impone alle società concessionarie di acqua minerale di pagare un centesimo di euro, vale a dire 20 lire, ogni dieci bottiglie di plastica vendute". Ad annunciarlo è il Capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini che specifica che "la tassa andrà a finanziare un fondo di solidarietà per i progetti e interventi di accesso alle risorse idriche a livello nazionale e internazionale, soprattutto per i paesi in via di sviluppo".
"Già nel Dap 2006, come Verdi e civici eravamo riusciti a fare inserire l'innalzamento dei canoni di concessione che attualmente sono ridicoli. Adesso - aggiunge il Presidente della Commissione Bilancio e Affari istituzionali - occorre subito un provvedimento per rendere efficace quel principio. Basti pensare che in Umbria le aziende di imbottigliamento pagano soltanto una lira al litro per un bene che rivendono a 300-400 lire. Una vera e propria vergogna che asseconda l'idea che i beni pubblici possono essere terreno per di rapine piuttosto che ricchezza da tutelare per le necessità della collettività.
Il recente dibattito sull'acqua del Rio Fergia in Consiglio regionale è la dimostrazione che fino ad oggi le multinazionali hanno avuto la meglio sulle popolazioni locali, sfruttando una risorsa preziosa senza nessun vincolo e senza nessun ritorno economico per gli abitanti".
"Con l'emendamento alla Finanziaria - conclude Dottorini -, i Verdi riescono a riequilibrare i rapporti fra multinazionali dell'acqua e popolazioni locali, incentivando modalità virtuose di conservazione dell'acqua, con l'intento di garantire il maggior accesso possibile alle risorse idriche: Una scelta di buon senso che cerca di trovare un collegamento tra enunciazioni di principio, di cui sono pieni i programmi dei partiti, e scelte politiche concrete".

Perugia, 5 dicembre 2006

RIO FERGIA. LA CDL CHIEDA SCUSA AI CITTADINI

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RIO FERGIA. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): LA CDL SPIEGHI IL VOLTAFACCIA E SI SCUSI PER LA PRESA IN GIRO AI CITTADINI
"I Verdi e civici hanno sostenuto con coerenza le ragioni di chi vuole tutelare l'acqua come bene comune. Proseguiremo la nostra battaglia"


"Piuttosto che tentare di arrampicarsi sugli specchi, An, Forza Italia e Udc farebbero meglio a spiegare il voltafaccia che li ha portati a presentare e votare una mozione da cui è inspiegabilmente scomparsa l'ipotesi di non concedere l'acqua del Rio Fergia alla multinazionale Rocchetta". Il consigliere regionale Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi e civici, commenta con queste parole "la brutta figura fatta in Consiglio dalle forze di opposizione che hanno presentato una mozione a salvaguardia dell'industria di prelevamento, senza concedere spazi reali alle istanze dei cittadini".
"I Verdi e civici - spiega Dottorini - hanno sostenuto con coerenza le ragioni di chi chiede che venga tutelata l'acqua come bene comune e ascoltate le popolazioni come legittime proprietarie di un bene che non può essere comprato, venduto o scambiato al pari di altre merci. Ci hanno meravigliato gli arzigogoli retorici e i funambolismi di chi in una sola mozione è riuscito a sostenere le ragioni dei cittadini e quelle delle imprese, le ragioni di Nocera e quelle di Gualdo: tutto e il contrario di tutto. Francamente, vista la brutta figura collezionata, risulta anche incomprensibile la foga con cui per settimane si è chiesto di discutere della vicenda Rio Fergia, se alla fine la posizione della destra è stata quella di condannare gli abitanti di Boschetto a un'autentica presa in giro, di cui dovrebbero scusarsi. Nel momento in cui si è presentata l'opportunità di dire no al prelievo da parte di Rocchetta, An, Forza Italia e Udc hanno preferito votare con chi ha sostenuto la delibera dirigenziale approvata dalla giunta. I Verdi e civici proseguiranno la propria battaglia a fianco delle popolazioni, per l'innalzamento delle tariffe di concessione per l'imbottigliamento e per fare dell'acqua un bene comune pubblico, al servizio di usi idropotabili e non industriali".

Perugia, 29 novembre 2006
 

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