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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Novembre 2013 Archives

"La mancanza assoluta di una visione di città porta a operazioni a dir poco discutibili. Abbandono del centro storico e nuovo consumo di territorio i cardini degli interventi in atto"

PRG CITTA' DI CASTELLO. DOTTORINI:

"Destano forte preoccupazione le modalità con cui l'Amministrazione Bacchetta sta intervenendo sull'assetto urbanistico di Città di Castello, stravolgendo ogni pianificazione e dimostrando di non avere un'idea di città da proporre al dibattito culturale e sociale della comunità. Continuare a intervenire con varianti sul vecchio Piano regolatore quando è già ormai da anni in fase di elaborazione il nuovo è significativo di un approccio alla vecchia maniera, con l'assenza totale di una visione di città e con operazioni a dir poco discutibili. La situazione diviene particolarmente grave infatti se all'ennesima variante che dovrebbe rendere edificabili alcuni terreni agricoli in località Titta e Badiali, si aggiunge la notizia dell'investimento che Coop Centro Italia avrebbe fatto in vista di un "auspicato" cambio di destinazione d'uso per i terreni acquisiti. Qualcuno dovrà pur spiegare qual è il senso logico di questi interventi che a noi appaiono come palesemente inopportuni". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e capogruppo Idv in Regione, interviene commentando l'ennesima variante al Prg che dovrebbe rendere edificabili due zone agricole di Titta e Badiali e mettendo in evidenza la gravità della notizia, riportata dal mensile l'Altrapagina, della richiesta che Coop Centro Italia avrebbe avanzato all'amministrazione comunale di Città di Castello relativa a un cambio di destinazione d'uso da agricolo a commerciale.
"Nel limite del rispetto dell'iniziativa privata che ogni singola società o cooperativa intenda portare avanti - spiega Dottorini - riteniamo inquietante quanto emerge dalle notizie di stampa. Coop Centro Italia avrebbe già acquisito alcuni terreni agricoli per un valore di 1,4 milioni di euro a circa 28 euro a metro quadro, prezzo davvero elevato per un terreno agricolo, e avrebbe trascritto nell'atto di acquisto che 'una volta ottenuto il cambio di destinazione d'uso in commerciale è interessata a realizzare un complesso d'immobili aventi funzioni diverse'. A questo punto è logico chiedersi se, e eventualmente chi, possa aver dato a Coop Centro Italia la certezza del cambio di destinazione d'uso, certezza che sembrerebbe aver determinato la volontà della stessa Coop di 'scommettere' 1,4 milioni di euro su una decisione che invece dovrà prendere il Consiglio comunale. Sarebbe opportuno che qualcuno uscisse allo scoperto e desse le dovute spiegazioni fugando ogni dubbio o sospetto. Anche per evitare di proiettare una brutta ombra sulla redazione del Piano regolatore in atto". 
"Non è nostra intenzione alimentare dubbi o sospetti - aggiunge il Presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - ma è chiaro che questa situazione deve essere attentamente monitorata e credo che anche la Regione debba fare la sua parte. Al di là delle scommesse più o meno azzardate di una cooperativa, al di là di varianti quanto meno inopportune crediamo che sia sbagliato e controproducente continuare a puntare su espansioni cementizie e sul consumo di nuovo territorio, soprattutto nel contesto socio-economico che stiamo vivendo. Mentre amministrazioni lungimiranti puntano ormai su 'cubature zero' e sul recupero del patrimonio esistente, a Città di Castello il trend sembra essere sempre lo stesso: nuovo consumo di territorio, ulteriore abbandono del centro storico, assenza totale di una visione complessiva dell'assetto urbanistico. E' la tragedia di una città che rischia di essere condannata a un salto in un passato che non passa mai".

Perugia, 27 novembre 2013
"I cittadini devono conoscere l'obbrobrio di un'opera che gioverà solo agli appetiti di qualche gruppo imprenditoriale, lasciando agli umbri soltanto pedaggio e devastazione"

E45 AUTOSTRADA. DOTTORINI:

"Purtroppo il pedaggio sulla futura E45 autostrada ci sarà e colpirà tutti, compresi i cittadini umbri. La Giunta infatti non ha affatto chiesto l'esenzione per i residenti, ma soltanto agevolazioni e facilitazioni. Anche perché in mancanza dell'intervento diretto dello Stato, è solo con la garanzia del pedaggio che i privati accetteranno di investire miliardi di euro su un'opera di queste dimensioni". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e capogruppo Idv in Consiglio regionale, commenta la risposta che l'assessore Rometti ha fornito questa mattina in aula a chi gli chiedeva conto del pedaggiamento dell'arteria. 
"La Giunta nel dare il suo parere favorevole alla trasformazione in autostrada della E45 attraverso la delibera 862 del 2011, si è preoccupata non di richiedere l'esenzione dal pedaggio per i residenti, quanto di 'assicurare le più ampie agevolazioni possibili e facilitazioni in termini di tariffe e di varietà di titoli d'accesso per i residenti'. Oggi l'assessore Rometti - aggiunge Dottorini - ha evitato accuratamente di affrontare il dibattito consiliare sulle mozioni relative alla E45. Altrimenti gli avremmo ricordato anche questi impegni che la Regione, senza alcuna informativa al Consiglio e senza alcun confronto con la cittadinanza, ha assunto con il Governo nazionale in relazione al pedaggio. Anche perché in molti si fanno paladini di un'opera che avrà un impatto devastante sull'ambiente, ma nessuno vuole assumersi la responsabilità di dire agli umbri che, in un modo o nell'altro, dovranno farsi carico di finanziare l'opera attraverso il pedaggiamento. Dire: 'Viva l'autostrada, ma senza pedaggio per i residenti' è un ossimoro e significa solo gettare fumo negli occhi ai cittadini, facendo loro credere che a pagare l'opera saranno solo gli automobilisti di altre regioni. E invece no. A pagarla - questo è chiaro e non può essere sottaciuto - saremo tutti noi. Saranno sicuramente i pendolari che ogni giorno sono costretti a recarsi al lavoro nel capoluogo regionale, saranno quanti si vedono obbligati a muoversi tra Umbria e regioni limitrofe". 
"Le intenzioni dei promotori - aggiunge Dottorini - sono chiare e sono contenute nel progetto: verrà introdotto un sistema di pedaggio di tipo 'multi lane Free-flow' che aumenterà il carico economico sui cittadini della nostra regione e in particolare sui lavoratori pendolari. Le parole dell'assessore Rometti sono quindi soltanto il tentativo di indorare una pillola molto amara per i cittadini e per chi si batte da anni contro la realizzazione di un mostro di cemento e catrame che farà dell'Umbria un luogo di attraversamento per mezzi pesanti senza altre ricadute. Rimaniamo dell'idea che dare il via a un'opera faraonica che si protrarrebbe per decenni trasformandosi in una delle mille opere incompiute gioverà forse alla soddisfazione degli appetiti di qualche più o meno spregiudicato gruppo imprenditoriale, non certo dei contribuenti umbri e delle prerogative ambientali del cuore verde d'Italia. Noi dobbiamo lavorare a uno sviluppo duraturo, sostenibile, non imitabile e non inseguire il miraggio di mega-progetti che non avevano senso dieci anni fa e che oggi appaiono grotteschi". 

Perugia, 26 novembre 2013
"Messa in sicurezza sola ipotesi sensata. Nel 2006 soli contro trasformazione in autostrada. Oggi molti hanno cambiato idea, ma non lo dicono"

E45. DOTTORINI PRESENTA MOZIONE: REGIONE RITIRI CONSENSO A OPERA DISASTROSA, SCONGIURI PEDAGGIO E PUNTI SU COMPLETAMENTO INCOMPIUTE E COLLEGAMENTI SU ROTAIA

"La regione ritiri il consenso ad un'opera disastrosa che non aveva alcun senso 10 anni fa, ma che oggi assume i connotati di una assurdità colossale. Il pedaggio sarà l'unico risultato concreto di cui potranno "godere" gli umbri. La sola ipotesi sensata è la messa in sicurezza di un'arteria che ormai è volontariamente lasciata nel degrado più totale". Con queste parole il presidente di Umbria Migliore e capogruppo regionale Idv, Oliviero Dottorini, annuncia la presentazione di una mozione in Consiglio regionale con la quale chiede alla Giunta di ritirare il consenso dell'Umbria alla trasformazione in autostrada della E45, evitandone il pedaggiamento e puntando sul completamento di opere già avviate e sul collegamento a Nord della Ferrovia centrale umbra.
Nel 2006 - continua Dottorini - ci trovammo da soli a difendere le ragioni del buon senso contro uno schieramento trasversale che comprendeva tutti i gruppi consiliari che chiedevano a gran voce la trasformazione in autostrada. Oggi in molti sembrano ricredersi, ma nessuno ha il coraggio di ammettere gli errori del passato e di dire che quel progetto è un obbrobrio a carico dei cittadini umbri, costretti a versare un pedaggio che, in qualsiasi forma sarà presentato, costituirà un ulteriore aggravio sui bilanci delle famiglie umbre. La E45 necessita di un profondo e urgente piano di manutenzione e messa in sicurezza secondo standard europei. Dare il via a un'opera faraonica che si protrarrebbe per decenni trasformandosi in una delle mille opere incompiute gioverà forse alla soddisfazione degli appetiti di qualche spregiudicato gruppo imprenditoriale, non certo dei contribuenti umbri".
Purtroppo - conclude Dottorini - gli interessi di pochi gruppi, dei soliti pochi, stanno prevalendo sull'interesse generale. Con la nostra mozione chiediamo alla Giunta regionale di fare un passo indietro, di scongiurare ogni ipotesi di pedaggio, di puntare sul completamento delle opere avviate e sul collegamento a Nord della Fcu".

Perugia, 20 novembre 2013
"Nessuno scandalo nell'innalzare l'aliquota per i redditi sopra i 75mila euro e nel prevedere una redistribuzione del carico fiscale a favore delle fasce più deboli"

IRPEF. DOTTORINI: BENE GIUNTA, NECESSARIA OPERAZIONE ROBIN HOOD: CHI PIU' GUADAGNA PIU' PAGHI

"La direzione è sicuramente quella giusta. Riteniamo non debba destare alcuno scandalo innalzare l'aliquota per i redditi sopra i 75mila euro e prevedere una redistribuzione del carico fiscale a favore delle fasce più deboli. Certo, maggiorei coraggio avrebbe potuto rendere più evidente una volontà che in questo modo appare appena abbozzata, ma la scelta della giunta regionale segna senza alcun dubbio un'inversione di  tendenza rispetto a scelte che vedono caricare il peso della crisi sempre sulle spalle dei più deboli. E' forse questo a infastidire in maniera così acuta un centrodestra sempre pronto a correre in soccorso di chi non ha bisogno di alcun aiuto". E' quanto dichiara il consigliere regionale Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e capogruppo Idv, ricordando il pacchetto di emendamenti a sua firma presentati in occasione della discussione dei Documenti annuali di programmazione 2012 e 2013 finalizzati alla rimodulazione delle aliquote Irpef a vantaggio delle fasce di reddito più basse.
"Rimaniamo convinti che un'operazione Robin Hood per togliere qualcosa ai ricchi e darlo a chi ha più bisogno rimanga ineludibile per una compagine di centrosinistra che abbia l'ambizione di guidare il cambiamento. Oggi più che mai - aggiunge Dottorini, commentando la decisione della giunta - è necessario lanciare un segnale chiaro alla società regionale, mettendo mano a una rimodulazione in base a criteri di progressività e innalzando l'addizionale Irpef per i redditi più alti, in modo che chi più guadagna più paghi. La crisi economica che stiamo attraversando colpisce sempre più le fasce deboli della popolazione e anche l'Umbria non è immune da questa situazione. Finalmente anche la Giunta regionale sembra essersene persuasa e oggi possiamo affermare che le nostre proposte alla finanziaria degli anni scorsi non erano campate in aria. Anzi, quella di creare un pacchetto di scopo da destinare a fasce deboli e servizi essenziali era e rimane una proposta seria e di buon senso. Per questo apprezziamo una scelta che, seppur in maniera insufficiente, recepisce le indicazioni dei nostri emendamenti, mettendo mano all'addizionale Irpef regionale in base a criteri di progressività e chiedendo, seppur in maniera a nostro avviso poco efficace, uno sforzo a chi può permetterselo".

Perugia, 20 novembre 2013
"Biologico, chilometri zero e buone pratiche devono essere al centro di qualsiasi intervento. Ancora troppo diffusi l'usa e getta e pratiche altamente diseducative" 

REFEZIONE SCOLASTICA. DOTTORINI: LINEE GUIDA REGIONALI STRUMENTO IMPRESCINDIBILE PER PROMUOVERE SALUTE E BUONE PRATICHE

"La ristorazione scolastica costituisce lo strumento prioritario per promuovere salute, educare ad una corretta alimentazione e veicolare buone abitudini ambientali ed ė considerata a tutti gli effetti un momento didattico ed educativo di primaria importanza. Per questi motivi è necessario che le linee guida per la refezione scolastica che la Asl1 sta elaborando abbiano validità regionale e siano il frutto di un lavoro condiviso e collegiale in grado di coinvolgere tutti i soggetti a vario titolo interessati". Con queste parole il presidente dell'associazione Umbria Migliore Oliviero Dottorini (Idv), torna sulla questione delle mense scolastiche, a poche settimane dalla presentazione di un'interrogazione alla Giunta regionale in cui si sollecita la predisposizione delle linee guida regionali per la refezione scolastica e il coinvolgimento partecipativo di dietisti e nutrizionisti, pediatri, medici di famiglia, insegnanti e dirigenti scolastici, genitori, personale addetto alla preparazione, agricoltori e trasformatori.
"Nonostante sia sempre più acuta la sensibilità di gruppi e comitati di genitori che si mobilitano su questa tematica, la realtà della refezione scolastica in Umbria non dispone ancora di una mappa completa e aggiornata sulla consistenza delle strutture, delle risorse, delle metodologie organizzative. Eppure l'obiettivo prioritario della ristorazione scolastica - prosegue il presidente di Umbria Migliore - è promuovere salute ed educare ad una corretta alimentazione e ad un salutare stile di vita. Per raggiungere questi obiettivi è necessario che ci sia reale interazione fra tutti i soggetti coinvolti e in questo senso le linee guida costituiscono uno strumento gestionale-organizzativo di fondamentale importanza. Nel Decreto scuola, fra le azioni previste per la tutela della salute, si afferma esplicitamente che nelle gare d'appalto per l'affidamento e la gestione dei servizi di refezione scolastica, si dovrà prevedere un'adeguata quota di prodotti agricoli ed agroalimentari provenienti da sistemi di filiera corta e biologica. Ci aspettiamo che le linee guida della Regione Umbria facciano tesoro di queste raccomandazioni e individuino le modalità affinché nei pasti dei bambini ci siano quantità altissime di  alimenti  biologici e a chilometri zero".
"La ristorazione scolastica - aggiunge Dottorini - costituisce un momento fondamentale di educazione a buone pratiche sostenibili e, in questo senso, sostituire le stoviglie in plastica con il coccio o materiali riciclabili significherebbe abituare i nostri bambini fin dall'infanzia a ridurre sprechi, a limitare la produzione di rifiuti ed al riuso. Prevedere inoltre nelle gare di appalto un canale prioritario per i prodotti del commercio equo costituirebbe un importante occasione per indirizzare le giovani generazioni verso un modello di vita e di sviluppo più sostenibile e solidale. Ci preme ricordare che l'Umbria dispone di norme di assoluta avanguardia in materia, infatti dal 2008 è in vigore una legge regionale sulla promozione degli acquisti pubblici ecologici e introduzione di aspetti ambientali nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche che ha come obiettivi prioritari quelli di ridurre gli impatti ambientali dei prodotti e servizi utilizzati dalle amministrazioni pubbliche, ridurre il consumo di risorse naturali non rinnovabili, ridurre la produzione di rifiuti, incentivare l' utilizzo di materiali recuperati o riciclati post-consumo. Fra gli ambiti di intervento c'è proprio quello della ristorazione". 

Perugia, 15 novembre 2013

"Anche la Giunta sembra recepire necessità di una redistribuzione del carico fiscale a favore delle fasce più deboli. Nessuno scandalo aumentare aliquota per i redditi sopra 75mila euro"

IRPEF. DOTTORINI: "AVVIARE SUBITO OPERAZIONE ROBIN HOOD: CHI PIÙ GUADAGNA PIÙ PAGHI. GIUSTE NOSTRE PROPOSTE A DAP 2013"

"Oggi più che mai la nostra Regione deve innalzare l'Irpef per i redditi più alti in modo che chi più guadagna più paghi. La crisi economica che stiamo attraversando colpisce sempre più le fasce deboli della popolazione e anche l'Umbria non è immune da questa situazione. Finalmente anche la Giunta regionale sembra essersene persuasa e oggi possiamo affermare che le nostre proposte alla finanziaria dell'anno scorso non erano campate in aria. Anzi, quella di creare un pacchetto di scopo da destinare a fasce deboli e servizi essenziali era e rimane una proposta seria e di buon senso". E' quanto dichiara il consigliere regionale Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e capogruppo Idv, ricordando il pacchetto di emendamenti a sua firma presentati in occasione della discussione del Documento annuale di programmazione 2013 finalizzati alla rimodulazione delle aliquote Irpef a vantaggio delle fasce di reddito più basse".
"Oggi - aggiunge Dottorini - la Giunta sembra intenzionata a recepire le indicazioni dei nostri emendamenti, mettendo mano all'aliquota Irpef regionale in base a criteri di progressività, secondo i quali chi ha di più paga di più. Riteniamo non debba destare alcuno scandalo, per esempio, innalzare l'aliquota per i redditi sopra i 75mila euro e prevedere una redistribuzione del carico fiscale a favore delle fasce più deboli. Discuteremo nel dettaglio la proposta dell'assessore Bracco, ma rimaniamo convinti che un'operazione Robin Hood per togliere qualcosa ai ricchi e darlo a chi ha più bisogno rimanga ineludibile per una compagine di centrosinistra che abbia l'ambizione di guidare il cambiamento".

Perugia, 14 novembre 2013 
"Benissimo l'interessamento dell'esecutivo regionale. La nostra proposta aperta ad interventi integrativi"

"Apprezziamo l'interessamento della Giunta regionale sul tema della dipendenza da gioco d'azzardo e ci auguriamo che l'esecutivo regionale possa intervenire, anche attraverso un processo emendativo, sui testi già in discussione in Commissione, contribuendo così a migliorarli". Con queste parole il presidente di Umbria Migliore, Oliviero Dottorini (Idv), commenta la notizia secondo la quale la Giunta regionale starebbe predisponendo un disegno di legge sulla ludopatia.
"Su questa materia è necessario intervenire anche economicamente per sostenere dal punto di vista sanitario e assistenziale le famiglie che si trovano a fare i conti con congiunti caduti nella rete della dipendenza. Il nostro testo è aperto al contributo di tutti ed è apprezzabile che anche la Giunta stia assumendo consapevolezza del problema. E' chiaro a tutti che non è importante moltiplicare i testi sul tavolo - aggiunge Dottorini - quanto arrivare al più presto ad approvare una legge per contrastare, prevenire e ridurre il rischio di dipendenza rispetto a un fenomeno che anche in Umbria appare in dilagante ascesa. La fase partecipativa è già iniziata e spero che anche gli assessori competenti vogliano esprimere le proprie valutazioni sui testi"

Perugia, 11 novembre 2013
"Parlano di autostrada perché non hanno idee su come rendere quell'arteria sicura e funzionale. Invece di asfaltarla, mettono in cantiere l'ennesima cattedrale nel deserto"

E45. DOTTORINI: TRASFORMAZIONE IN AUTOSTRADA FRUTTO AVVELENATO DI UN GOVERNO CHE NON SA PIU' CHE PESCI PIGLIARE

"Non hanno idea dei danni che stanno facendo. E il bello è che se ne vantano pure". Il consigliere regionale Oliviero Dottorini commenta con queste parole la notizia, riportata dal sottosegretario Rocco Girlanda, secondo il quale il Cipe avrebbe approvato il progetto preliminare e la proposta del promotore per il corridoio autostradale Mestre-Civitavecchia per un costo totale di 7,256 miliardi di euro.
"Questa notizia - spiega Dottorini - è di una gravità assoluta ed è il frutto avvelenato di un governo che non ha idee e che continua a gettare al vento risorse che avranno come unico risultato quello di devastare la nostra regione senza alcun ritorno in termini di sviluppo e competitività. Come se non bastassero le decine di opere incompiute che continuano a divorare denari pubblici, il governo inaugura un altro progetto, che non porterà alcun vantaggio economico per il cuore verde d'Italia, ma solo devastazione e sperpero di capitali. Il tutto per gettare fumo negli occhi ai cittadini che continueranno a dover fare i conti con una E45 che rappresenta un'autentica vergogna nazionale e che avrebbe bisogno, questo sì, di essere messa in sicurezza, attraverso corsie d'emergenza e asfalto drenante. Ma, ormai è chiaro a tutti, quando in Italia non si sa che pesci pigliare si mette in cantiere una grande opera, un cantiere che non vedrà mai la fine e che impedirà il completamento di altre infrastrutture iniziate da decenni e che rappresentano ormai un monumento alla furbizia e all'inconcludenza di governi assolutamente incapaci di cogliere le sfide della modernità".

Perugia, 8 novembre 2013
"Dall'audizione emerge una larga condivisione rispetto agli obiettivi della nostra proposta. Ora rapida approvazione in Commissione e poi in aula" 

AGRICOLTURA. DOTTORINI:

"Dall'incontro partecipativo di oggi giunge una forte spinta a proseguire speditamente verso una legge per assegnare i terreni utilizzati ai giovani agricoltori e ai soggetti svantaggiati della nostra regione. Dagli interventi è emersa, pur con molte differenti sfumature, una sostanziale condivisione rispetto agli obiettivi e alle misure previste dalle proposte di legge. Ora è necessario giungere quanto prima ad un testo unitario che sappia fare sintesi delle varie iniziative presenti sul tavolo, in modo da consegnare al più presto all'aula un testo equilibrato che possa riscuotere ampio consenso". Così Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e firmatario della proposta di legge per l'assegnazione dei beni a vocazione agricola di proprietà pubblica a giovani agricoltori, ha commentato l'esito della audizione partecipata che si è tenuta questa mattina a Palazzo Cesaroni.
"Sono troppi i beni immobili di proprietà della Regione o di altri enti pubblici abbandonati o non utilizzati - spiega Dottorini - e occorre subito mettere in campo iniziative per concederli in uso a giovani agricoltori che vogliano contribuire a valorizzarli e renderli produttivi, privilegiando chi fa agricoltura sociale e chi punta su biologico e filiera corta. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge con il duplice obiettivo di recuperare terreni o beni immobili a vocazione agricola, attualmente inutilizzati o in abbandono, e di offrire opportunità lavorative e imprenditoriali al grande numero di giovani agricoltori che incontrano difficoltà spesso insormontabili nell'avviare la propria attività. Il tutto in un quadro organico di regole chiare e progetti non velleitari. E' necessario agire coerentemente se vogliamo valorizzare il patrimonio pubblico e allo stesso tempo rilanciare un settore, quello agricolo, di vitale importanza per la nostra economia, ma anche per la tutela del nostro paesaggio".
"Faremo tesoro - conclude Dottorini - delle indicazioni avanzate da chi è intervenuto all'audizione. D'altra parte abbiamo sempre detto che la nostra è una proposta aperta al contributo di tutti. Ora l'obiettivo è quello di riuscire a sintetizzare tali contributi all'interno del testo in discussione per giungere quanto prima alla sua approvazione in aula".

"L'immobilismo rischia di privare la città di beni di inestimabile valore culturale, storico ed economico. Nel 2011 solo un nostro emendamento evitò l'alienazione"

BENI FRACHETTI. DOTTORINI:

"Occorre che il comune di Città di Castello elabori un progetto serio e lungimirante per l'utilizzo dei beni del lascito Franchetti. Non tanto e non solo per Villa Montesca e il suo parco che pure necessitano di una progettualità ambiziosa, ma in particolare per il campeggio, la foresteria e gli altri beni che rischiano altrimenti di essere classificati come alienabili nel prossimo piano triennale di politica patrimoniale della Regione". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e Consigliere regionale Idv, interviene sulla vicenda del lascito Franchetti, beni di proprietà della Regione, ma affidati ormai da anni al Comune di Città di Castello.
"Già nel 2011 - ricorda Dottorini - grazie ad un mio emendamento al Piano patrimoniale la vendita dei beni Franchetti fu scongiurata. Adesso però il rischio di alienazione si fa più serio perché quel patrimonio non ha trovato un'adeguata valorizzazione e lo stesso Comune si è dimostrato carente di idee e di una coerente progettualità. Per questo è quanto mai urgente mettere in campo un reale piano di valorizzazione turistica, culturale e imprenditoriale che induca la Regione a non pensare alla pura e semplice alienazione. Non stiamo parlando della Villa e del parco che in ogni caso dovranno trovare la giusta valorizzazione, ma degli altri beni che rischiano di essere alienati per la mancanza di iniziativa delle istituzioni preposte, privando la città di una parte importante del patrimonio storico, culturale e architettonico che il barone Franchetti volle lasciare ai suoi concittadini. Sarebbe davvero grave se al degrado dell'ex Ospedale, alla chiusura dei corsi di Villa Montesca e al trasferimento del Tribunale si aggiungesse ora anche la perdita di questi beni".
"È inaccettabile - aggiunge il presidente di Umbria Migliore - che la nostra comunità rischi di vedere svenduto un patrimonio inestimabile dal punto di vista sia economico che culrurale e affettivo. Ci auguriamo che il Comune si risvegli dal torpore che caratterizza la sua azione politico-amministrativa ed elabori un progetto assieme a tutti i soggetti interessati, a partire da Regione e da Tela Umbra. È importante che questo avvenga in tempi rapidi e con modalità sostenibili e credibili, magari tenendo conto delle proposte sia private che sociali provenienti dal territorio. Il nostro contributo di impegno a favore del territorio non verrà a mancare e, in presenza di un piano di autentica valorizzazione, l'amministrazione comunale potrà far conto su una nostra azione seria e determinata in seno al Consiglio regionale".

Perugia, 5 novembre 2013
 

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Raccolta differenziata in Umbria - Rapporto 2013

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