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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Maggio 2009 Archives

Perugia Civica

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"Necessario più tempo per un'ampia riflessione sulle norme della programmazione territoriale. Devastante il Piano voluto dal governo"

"E' opportuno stralciare gli articoli direttamente riferiti al 'Piano-casa', che dovranno essere necessariamente approvati entro il 30 giugno, dal resto delle norme previste nel disegno di legge della giunta che influenzeranno il governo del territorio per i decenni futuri e sulle quali non si può prescindere da una riflessione seria, approfondita e che non presenta i caratteri dell'urgenza". Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e civici, Oliviero Dottorini, prende posizione rispetto al disegno di legge della Giunta regionale concernente "Norme per il governo del territorio".
"Non possiamo esimerci - spiega l'esponente del Sole che ride - dall'approvare entro i termini stabiliti gli articoli che recepiscono lo scellerato Piano-casa del governo Berlusconi, per non lasciare la possibilità di ricorrere ai poteri sostitutivi ad un esecutivo che ha ormai dimostrato di non tenere in alcuna considerazione le esigenze della collettività e che rischierebbe di provocare danni irreversibili alle nostre più importanti risorse quali l'ambiente e il paesaggio. L'inserimento però degli altri novanta articoli che compongono il provvedimento complessivo, imprime una accelerazione immotivata all'approvazione di norme che andranno a regolamentare la pianificazione urbanistica per i prossimi anni. Un'accelerazione che non risponde ad alcun vincolo a livello nazionale e che rischia di impedire un sereno confronto che, senza forzature, consenta di approfondire e valutare con attenzione aspetti che possono presentare delle criticità".
"I Verdi e civici quindi - conclude Dottorini - ribadiscono la disponibilità a contribuire alla definizione di un provvedimento che recepisca il Piano-casa individuando anche dei correttivi che consentano di evitare una deregulation selvaggia ed un grande condono preventivo che sarebbe disastroso per la nostra regione e per la sua immagine. Allo stesso tempo però chiedono di stralciare tutta la parte non strettamente attinente a quanto previsto dall'accordo Stato-regioni".

Perugia, 26 maggio 2009
"Prevedere vincoli stringenti su efficienza energetica, salvaguardia del territorio e sicurezza. Stralciare tutto quanto non attinente al Piano casa imposto dal governo"

"E' importante che la regione Umbria sappia individuare con intelligenza e lungimiranza dei correttivi in grado di cambiare il segno ad un provvedimento scellerato del governo che non risponde né al drammatico problema della casa, né all'esigenza di rilancio della nostra economia, ma che invece è disastroso dal punto di vista ambientale e paesaggistico".
Piano CasaE' il parere di Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dei Verdi e civici, a proposito del disegno di legge sul governo del territorio che, come previsto dall'accordo Stato-regioni, dovrà essere approvato entro il 30 giugno prossimo.
"Non possiamo esimerci - aggiunge Dottorini - dall'approvare questo atto entro i termini stabiliti, per non lasciare la possibilità di ricorrere ai poteri sostitutivi ad un governo che ha ormai dimostrato di non tenere in alcuna considerazione le esigenze della collettività e che rischierebbe di provocare danni irreversibili alle nostre più importanti risorse quali l'ambiente e il paesaggio. I Verdi e civici faranno quindi la loro parte, con il senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinto. Cercheremo, questo è certo, di evitare una deregulation selvaggia ed un grande condono preventivo che sarebbe disastroso per la nostra regione e per la sua immagine.
Per questo motivo - continua l'esponente del Sole che ride - ci adopereremo affinché nel disegno di legge predisposto dalla Giunta siano previsti vincoli significativi in materia di risparmio energetico, salvaguardia del territorio e misure di sicurezza degli edifici. Se dovrà esserci un incremento delle cubature, è fondamentale che venga realizzato con materiali e secondo tecniche di elevata efficienza energetica e che venga richiesta la certificazione ambientale dei nuovi edifici. Sarà inoltre importante evitare che si apra una stagione di speculazioni, per cui occorre impedire la possibilità di cambio di destinazione d'uso per gli edifici oggetto del provvedimento".
"Per quanto riguarda il resto del pacchetto predisposto dalla Giunta che esula dai contenuti vincolanti del decreto governativo Paese - conclude Dottorini - ritengo sia opportuno procedere senza forzature, dandoci il tempo che serve per approfondire aspetti che sono complessi e che presentano potenziali criticità. Un conto è recepire nel migliore dei modi un provvedimento del governo che non risponde certo alle priorità vere dei ceti più deboli, altro conto è ridefinire in maniera complessiva il governo del territorio regionale con una urgenza che impedisca un confronto approfondito su tutti gli aspetti. Se i tempi rimangono quelli imposti dal governo, sarà opportuno quindi stralciare tutta la parte non attinente al cosiddetto Piano casa".

Perugia, 20 maggio 2009
"Episodio che rischia di gettare discredito su fonti rinnovabili e che aggiunge altre ombre sulle modalità di gestione degli allevamenti zootecnici in Umbria"

"Quanto avvenuto a Bevagna non fa che aggiungere perplessità e preoccupazione rispetto a una gestione quanto meno discutibile dei reflui zootecnici nella nostra regione. Non è nostra intenzione entrare nel merito di una vicenda che sarà oggetto di indagini e approfondimenti. Chiediamo però che sia fatta piena luce su questo episodio che rischia di gettare discredito su una modalità avanzata di produzione energetica e che allo stesso tempo aggiunge altre ombre sulle modalità di gestione degli allevamenti zootecnici in Umbria". Il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini commenta con queste parole il sequestro da parte dei carabinieri del Noe di un impianto per la produzione di energia elettrica da biomasse nella zona di Bevagna.
"Ciò che ci pare indiscutibile - aggiunge Dottorini - è che si fa sempre più fondata la battaglia per la trasparenza avanzata dai cittadini di territori come quello di Bettona o di Marsciano che da anni chiedono risposte certe alle amministrazioni locali e a quella regionale. Quanto avvenuto oggi, con la denuncia per smaltimento illecito di rifiuti, non aiuta certo a restituire serenità e fiducia. Questa situazione non è più tollerabile e chiediamo che intervenga subito l'assessorato regionale all'Ambiente per porre fine ad una situazione che ha dell'incredibile".

Perugia, 15 maggio 2009
OGGI IN TUTTA L'UMBRIA SI CELEBRA LA GIORNATA DEL COMMERCIO EQUO. DOTTORINI: "UNA RISPOSTA A RONDE E RAZZISMO LEGHISTI"
Degustazioni, concerti, dibattiti a Perugia, Città di Castello, Umbertide e Marsciano: "Riempiendo la borsa di prodotti equi, diciamo no a sfruttamento e ingiustizie"


Commercio equoln concomitanza con la Giornata mondiale del Commercio equo e solidale promossa dalla World Fair Trade Organization, oggi si svolge in Umbria la giornata regionale del commercio equo e solidale istituita dalla legge regionale 3/2007 promossa dal capogruppo dei Verdi e civici Oliviero Dottorini. Lo slogan "Vivere equo" sarà la cornice a una serie di iniziative che Regione Umbria e Associazione Umbria EquoSolidale hanno predisposto su tutto il territorio regionale. Da stamattina in quattro città della regione - Perugia, Città di Castello, Umbertide e Marsciano - sono attivi banchetti di degustazione, mostre, dibattiti, piccoli concerti ed eventi teatrali per ricordare che anche attraverso la nostra spesa possiamo fare la differenza, scegliendo un mercato più giusto.
"E' importante - ha commentato il capogruppo dei Verdi e civici Oliviero Dottorini - che la nostra legge continui a dare i suoi frutti e a riconoscere il valore dell'impegno di tanti volontari che investono il proprio tempo e le proprie energie per un altro mondo possibile. La giornata regionale è l'occasione per informare e sensibilizzare la comunità umbra su temi, come quello della cooperazione, dei rapporti tra Nord e Sud del mondo, che solitamente non trovano spazio nel dibattito politico, sociale e culturale. Credo che questa iniziativa sia la migliore risposta a chi, come il governo di centrodestra, pensa di risolvere le contraddizioni di un mondo profondamente ingiusto attraverso le ronde, i censimenti o i posti riservati negli autobus".
"E' bene ricordare - aggiunge il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali di Palazzo Cesaroni - che riempiendo la borsa di prodotti equi e solidali, diciamo no allo sfruttamento dei produttori del sud del mondo, del lavoro minorile e dell'ambiente. I cittadini umbri hanno l'opportunità di conoscere il valore del commercio equo, valutandone le qualità e venendo a contatto con stili di vita più sobri e com modelli di consumo critico e responsabile".

Perugia, 9 maggio 2009
PIANO RIFIUTI. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): NON E' IL PIANO CHE AVREMMO SCRITTO NOI, MA ABBIAMO OTTENUTO MOLTO
"Separazione dei gestori, bando europeo e soglia del 40 per cento di differenziata prima della realizzazione degli impianti rendono il Piano più moderno ed efficace"


"Non è il Piano che avremmo scritto noi, ma abbiamo ottenuto molto. Anche se rimangono alcuni aspetti non condivisibili, grazie alle nostre proposte l'Umbria si dota nel complesso di un buon Piano regionale, moderno ed efficace che procede nella direzione che abbiamo sempre indicato: quella cioè che individua nella riduzione dei rifiuti, riuso, raccolta differenziata "porta a porta" e passaggio da tassa a tariffa il fulcro del processo ".Rifiuti Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini commenta l'approvazione, da parte del Consiglio regionale, del Piano regionale dei rifiuti.
"Abbiamo sostenuto con forza - spiega l'esponente del Sole che ride - la necessità che il soggetto che gestirà l'impianto di smaltimento finale sia diverso da quello che gestirà la raccolta, per evitare un conflitto di interessi strutturale, a nostro avviso moralmente inaccettabile, economicamente sbagliato e ambientalmente dannoso. Non possiamo quindi che essere soddisfatti nel vedere accolta questa nostra richiesta da parte dell'assessore Bottini e della maggioranza di centrosinistra. Allo stesso modo è positivo che il Piano recepisca le nostre richieste per un bando europeo aperto a tutte le migliori soluzioni e che su nostra richiesta si sia deciso di fissare una soglia di raccolta differenziata, pari al 40 per cento, prima del raggiungimento della quale non si potrà procedere alla realizzazione dell'impianto di smaltimento ultimo. Si tratta di un accorgimento in grado di garantire che tutte le parti del ciclo delineato dal piano regionale vengano applicate, evitando il rischio che a trovare applicazione sia solo l'impiantistica finale, lasciando la differenziata a livelli insoddisfacenti". "E' inoltre importante ricordare - prosegue il Presidente della prima commissione di palazzo Cesaroni - che siamo stati i primi a richiedere che la scelta della tecnologia migliore per lo smaltimento ultimo avvenisse attraverso un bando di gara europeo e che tale bando fosse distinto da quello per l'affidamento del sevizio di gestione dei rifiuti. Avremmo preferito che nel bando, accanto a pirolisi, dissociazione molecolare e altre soluzioni innovative, venisse compresa anche la modalità del trattamento meccanico-biologico, oggi considerata all'altezza di risolvere in maniera adeguata e con costi ambientali ed economici inferiori il grande problema dello smaltimento ultimo dei rifiuti. Crediamo che in questo modo la nostra regione abbia perso una grande occasione per dimostrare di essere all'avanguardia anche in questo campo, così come ci sembra grave che non sia stato accolto il nostro emendamento che prevedeva impianti flessibili e modulari (14 voti contrari, 4 favorevoli, 3 astenuti, n.d.r.). Non è quindi il documento che avremmo scritto noi - conclude Dottorini - ma crediamo di aver ottenuto comunque un buon Piano, che va nella direzione giusta e prevede azioni adeguate per fronteggiare un problema che non può più essere considerato settoriale, ma che investe gli aspetti fondamentali della vita di una comunità".

Perugia, 5 maggio 2009

- Scarica l'intervento di Oliviero Dottorini

GIOVEDI' 7 MAGGIO CLAUDIO FAVA A CITTA' DI CASTELLO

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ELEZIONI EUROPEE. GIOVEDI' 7 MAGGIO CLAUDIO FAVA A CITTA' DI CASTELLO PER LANCIO CAMPAGNA SINISTRA E LIBERTA'
Giovedì 7 maggio, ore 17.30, Sala consiliare del Comune di Città di Castello: "In Europa e in Italia per una sinistra unita e rinnovata"


Sarà una figura d'eccezione ad aprire la campagna elettorale di Sinistra e libertà a Città di Castello. L'alleanza politica che riunisce Socialisti, Sinistra democratica, Verdi, Vendoliani, Unire la sinistra e altre associazioni della sinistra plurale potrà contare sulla presenza straordinaria di Claudio Fava, uno dei leader di Sinistra e libertà, parlamentare europeo, candidato nel collegio dell'Italia centrale.

"In Europa e in Italia per una sinistra unita e rinnovata" è il titolo dell'iniziativa che si svolgerà giovedì 7 maggio alle ore 17.30 presso la sala consiliare del comune di Città di Castello per parlare di lavoro, giustizia, ambiente, laicità e di crisi economica.
L'italia ha bisogno di una forza riformista che non abbia timore a definirsi di sinistra e che sappia liberarsi da una timidezza che sembra invece imprigionare il Partito democratico su posizioni neocentriste e conservatrici. Ridistribuire la ricchezza attraverso il lavoro, passare dall'Europa della speculazione finanziaria a quella dell'ambiente e del nuovo sviluppo, dalla scuola disastrata alla società della conoscenza, costruire un'Europa dei diritti civili e sociali, capace di affermarsi nel mondo come potenza civile di pace e cooperazione: questi i temi di un'iniziativa che segnerà l'avvio della campagna elettorale di Sinistra e libertà in Altotevere per le elezioni Europee del prossimo 6 e 7 giugno.
Saranno presenti i candidati di Sinistra e libertà per le elezioni provinciali.

Città di Castello, 4 maggio 2009

Chi è Claudio Fava
Claudio favaClaudio Fava è nato a Catania il 15 aprile 1957. Laureato in Giurisprudenza, giornalista professionista dal 1982, ha lavorato per il Corriere della Sera, l'Espresso, l'Europeo e la Rai, in Italia e dall'estero. Dal 1984, dopo l'uccisione del padre, ha assunto la direzione de "I Siciliani" raccogliendo, assieme a tutti gli altri giovani compagni della redazione, il testimone di una battaglia che ha saputo fare di questa rivista un laboratorio di nuova cultura della legalità e dell'impegno antimafioso.
Corrispondente per l'Espresso dall'America Latina alla fine degli anni Ottanta, è stato inviato speciale per molti giornali su numerosi fronti di pace e di guerra, dalla Somalia alla Cambogia, dall'Algeria al Libano, dal Salvador al Cile. Dal 1994 è editorialista de l'Unità. Fava ha sempre incrociato l'attività professionale con l'impegno politico. Tra i fondatori della Rete, Fava è stato deputato all'Assemblea regionale siciliana nel '91 e al Parlamento nazionale dal 1992 al 1994. Componente della Direzione Nazionale dei Democratici di Sinistra e segretario del partito in Sicilia dal 1999 al 2001, oggi è tra i fondatori del movimento Sinistra democratica per il Socialismo europeo. Il 13 giugno 2004 è stato rieletto, per la seconda volta, deputato al Parlamento Europeo, nella lista 'Uniti nell'Ulivo', con 221.958 preferenze. Iscritto al Gruppo del Socialismo Europeo (PSE), è primo Vice Presidente dell'Assemblea parlamentare euro-latino americana. Membro della Commissione per le Libertà pubbliche, sostituto della Commissione Diritti umani e della Commissione per lo sviluppo regionale, nel 2006 Fava è stato relatore della Commissione d'inchiesta del Parlamento Europeo sui sequestri illeciti operati dalla Cia nel territorio europeo. Sempre nello stesso anno, ha guidato la missione dell'Unione Europea per l'osservazione delle elezioni in Nicaragua.
Autore di numerosi libri e romanzi, Fava scrive anche per il teatro e per il cinema. Assieme a Monica Zapelli e Marco Tullio Giordana, é autore della sceneggiatura de "I cento passi" premiata, nel 2001, con il Leone d'Oro al festival di Venezia, con il Davide di Donatello e con il Nastro d'Argento.
 

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