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Gennaio 2007 Archives

APPROVATA LA LEGGE SUL COMMERCIO EQUO

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COMMERCIO EQUO. DOTTORINI (VERDI E CIVICI) DISTRIBUISCE CIOCCOLATA E CARAMELLE A TUTTI I CONSIGLIERI
"Una vittoria che ci inorgoglisce. L'Umbria è la seconda regione in Italia a dotarsi di una legge. Ora subito i fondi necessari per l'approvazione"


Cioccolata e caramelle equosilidali per tutti (maggioranza e opposizione) al termine della votazione che ha portato all'approvazione della legge regionale sul commercio equo e solidale. A distribuirla il capogruppo dei Verdi e civici Oliviero Dottorini che si è detto "molto soddisfatto per questa legge che porta l'Umbria all'avanguardia sui temi della solidarietà, della collaborazione internazionale. La nostra è la seconda regione in Italia, dopo la Toscana, ad adottare una legge che incentiva e favorisce il commercio equo e solidale"
Dottorini, che è anche fondatore di una bottega del commercio equo e solidale, ha parlato di "un provvedimento giusto, innovativo e importante per il mondo della solidarietà e dell'impegno sociale. Siamo molto soddisfatti - ha detto - di essere riusciti a introdurre un tema così d'avanguardia nel dibattito politico e istituzionale della nostra regione che oggi riconosce tutto il valore di questa modalità di commercio rispettosa dei produttori del sud del mondo e dell'ambiente". "Con questo provvedimento - spiega il capogruppo dei Verdi e civici - diamo concretezza agli impegni assunti con la Finanziaria regionale 2006 che, grazie a un emendamento dei Verdi e civici, ha inserito la tematica del commercio equo e solidale tra le priorità della politica regionale, riuscendo a ottenere 50mila euro a favore della promozione di un mercato più giusto ed equilibrato rappresentato dalle ormai numerose botteghe del mondo".
"Io ho avuto modo di sperimentare personalmente che cosa è e che cosa rappresenta il commercio equo e solidale per il tessuto sociale della nostra regione. Le botteghe del mondo sono animate e sorrette da persone che ritengono che prima ancora che teorizzare o riempirsi la bocca di slogan sia necessario fare, rimboccarsi le maniche, farsi carico, in quota parte, delle storture di un pianeta globalizzato nell'economia, ma non nei diritti. Quei giovani si fanno forti di un atteggiamento critico portato avanti all'insegna della nonviolenza, della generosità e del disinteresse personale".
"È bene ricordare - aggiunge Dottorini - che quello del commercio equo è un mercato in espansione che coniuga la qualità dei prodotti con la giustizia nei rapporti di lavoro e che garantisce l'assenza di sfruttamento dei produttori del sud del mondo. Il modello del commercio equo e solidale cerca di ristabilire un giusto equilibrio nei rapporti economici fra paesi importatori e paesi produttori, mettendo al centro l'emancipazione delle comunità del sud del mondo. Per questo è motivo di orgoglio per noi Verdi e civici sentirci protagonisti di un'autentica vittoria".

Perugia, 30 gennaio 2007

CORCIANO. BLOCCARE L'ECO-MOSTRO

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CORCIANO. DOTTORINI (VERDI E CIVICI). BLOCCARE L'ECO-MOSTRO E NUOVE CAVE PER PUNTARE SU TURISMO, AMBIENTE E CULTURA
Il capogruppo dei Verdi e civici interroga l'assessore Bottini: "La Regione intervenga per salvaguardare il territorio e i cittadini della Mantignana"


"E' necessario capire cosa si ha in mente quando si parla di sviluppo sostenibile e della filiera turismo-ambiente-cultura. Pensare di avallare uno scempio ambientale e paesaggistico come quello prospettato per il territorio della piana di Mantignana sarebbe gravissimo e sono sicuro che la nostra regione saprà intervenire per evitare il peggio. Di tutto abbiamo bisogno fuorché di svendere il nostro territorio e la nostra cultura per realizzare nuove cave ed altri eco-mostri che avrebbero il solo effetto di compromettere le potenzialità di sviluppo turistico di un'intera valle". Con un'interrogazione molto dettagliata all'assessore all'ambiente Lamberto Bottini il capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini interviene sulla vicenda dell'insediamento di un'attività industriale al centro della piana di Mantignana, a cavallo dei comuni di Perugia e Corciano, per chiedere alla giunta "quali azioni intende intraprendere per garantire le migliori opportunità di sviluppo sostenibile per il territorio della piana di Mantignana", sottolineando anche le conseguenze che deriverebbero da una costruzione di 60 metri d'altezza e dall'apertura di un cantiere di 7 chilometri.
"I dati a nostra disposizione - aggiunge il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - ci descrivono un progetto insensato, con 7 chilometri di cantiere che dovrebbe collegare la cava di Monte Petroso all'impianto industriale Fassa Bortolo. I quasi 5 milioni di metri cubi di materiale da estrarre darebbero luogo a un traffico pesante di circa un automezzo ogni tre minuti, con un impatto acustico, atmosferico e visivo pesantissimo. Una questione che non può interessare e preoccupare solo gli ambientalisti, ma tutti i cittadini e anche le amministrazioni locali, a iniziare dal comune di Corciano che si troverebbe a perdere un'eccezionale opportunità di promuovere lo sviluppo sostenibile, in campo turistico e culturale. E' chiaro infatti che un intervento così invasivo e impattante sulla piana di Mantignana e Migiana toglierebbe qualunque valenza paesaggistico-ambientale all'intera area. Tra l'altro non si capisce come si concilierebbe l'attivazione di importanti finanziamenti per il Progetto integrato territoriale (Docup) da parte della Regione per creare una filiera Turismo-ambiente-cultura, con la realizzazione di un impianto industriale che prevede l'edificazione di tre torri di cui la più alta, quella da 60 metri, si troverebbe a superare in altezza persino il castello di Pieve del Vescovo. Ce n'é abbastanza - conclude Dottorini - perché la Regione metta in atto tutte le procedure a sua disposizione per bloccare questo progetto, anche perché esistono alternative di localizzazione, in aree già compromesse. E' tempo di scelte coraggiose e lungimiranti".

Perugia, 15 gennaio 2007

PARTE ALTOTEVERE SOSTENIBILE

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ENERGIA. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): PUNTARE SULLE FONTI RINNOVABILI PER RILANCIARE ECONOMIA E TUTELA AMBIENTALE
Il capogruppo dei Verdi e civici rilancia la proposta di Altotevere sostenibile: "Soggetti pubblici e privati si mettano insieme per un progetto d'avanguardia"


"Di fronte all'ennesimo allarme sull'effetto serra, è nostro dovere agire concretamente per evitare danni irreversibili al nostro ecosistema e alla nostra economia. E' giunto il momento di predisporre serie politiche di intervento in grado di dare risposte a un problema che interpella tutti, dai governi nazionali ai singoli comuni, dalle istituzioni ai cittadini. Oggi è possibile trasformare una minaccia impellente, che mette in discussione i nostri stessi stili di vita, in un'opportunità di salvaguardia ambientale e di rilancio economico anche per i territori della nostra regione". Il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini commenta con queste parole i risultati del dossier della Commissione europea sui cambiamenti climatici e torna a rilanciare il progetto di Altotevere sostenibile, una proposta di accordo di programma in grado di coinvolgere un interio territorio sul grande tema del risparmio, dell'efficienza energetica e dello sviluppo di nuove forme di approvvigionamento energetico.
"E' giusto - spiega il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - che tutti i soggetti, pubblici e privati, che hanno a cuore il futuro ambientale ed economico di un territorio si mettano assieme per elaborare una proposta credibile e d'avanguardia. Istituzioni, imprenditori, università, forze sindacali e associazionismo devono trovare il giusto contesto per elaborare progetti in grado di individuare un quadro di convenienze capace di dare impulso alle fonti rinnovabili e di dare risposte ai tanti cittadini disposti a prendere in considerazione nuove modalità di approvvigionamento energetico. La Regione Umbria è chiamata a dare risposte politiche all'altezza di un'emergenza riconosciuta ormai anche dai governi più scettici, ma solo trovando le volontà e la convinzione per progetti comuni e condivisi i singoli territori chiedere interventi anche finanziari. E' quello che tentiamo di fare con Altotevere sostenibile, progetto che punta a creare un quadro di convenienze uniforme in grado di contribuire alla rivitalizzazione dell'economia locale e di fornire occasioni concrete di risparmio ai cittadini. Lo studio della Commissione europea - aggiunge Dottorini - è impietoso e non va sottovalutato. Bene ha fatto il ministro Pecoraro a mettere in cantiere una conferenza nazionale sul clima, bene ha fatto il sottosegretario Cento a battersi per una commissione presso il ministero dell'Economia che sia in grado di contabilizzare l'impatto dell'effetto serra sulla nostra economia. Nonostante i tanti ostacoli incontrati, I Verdi sono riusciti a introdurre in Finanziaria misure concrete per l'efficienza, il risparmio e la sostenibilità energetica. Adesso occorre che anche l'Umbria e i suoi territori prendano atto della grave situazione, ponendo in cima alla loro agenda la questione delle fonti rinnovabili come occasione di rilancio economico ed ambientale".

Perugia, 8 gennaio 2007
 

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