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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Ottobre 2009 Archives

Il capogruppo dei Verdi per i valori-Idv, Oliviero Dottorini, ha illustrato alla stampa, a Palazzo Cesaroni, una proposta di legge elettorale che domani verrà ufficialmente sottoposta all'esame della Commissione statuto per cancellare ogni ipotesi di listino bloccato e restituire agli elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. La proposta prevede di assegnare il premio di maggioranza alla coalizione vincente, fino ad un massimo di 19 consiglieri contro gli undici delle opposizioni, solo sulla base delle preferenze conseguite dai candidati dei partiti che abbiano comunque superato il quattro per cento di consensi.


(Acs) Perugia, 26 ottobre 2009 - "Non vorremmo che anche in Umbria si vari una legge elettorale, simile al criticato Porcellum, che di fatto consenta di nominare sei consiglieri con un listino bloccato, senza dare la possibilità agli elettori di esprimersi su quei nomi. Ma non ci piace neanche lo sbarramento, prevedibile in un ampio cinque per cento, nei confronti dei partiti minori".
Per rimuovere questi due punti, giudicati "irricevibili", della proposta di legge elettorale, elaborata dal Pd e che la Commissione statuto sta per discutere, il gruppo consiliare dei Verdi per i valori-Idv, guidato da Oliviero Dottorini, ha annunciato in conferenza stampa a Palazzo Cesaroni, la presentazione, già nella seduta di domani, di una propria proposta alternativa, formulata in dieci articoli. Il testo prefigura un sistema elettorale di fatto proporzionale con preferenza unica che in partenza assegna 19 consiglieri alla coalizione che vince ed 11 alle opposizioni; ma con la differenza che i consiglieri aggiuntivi, necessari a garantire la governabilità, dovranno essere scelti non da un listino bloccato, ma dai candidati più votati dei partiti, grandi e piccoli, della coalizione vincente che avranno comunque superato il 4 per cento dei consensi.
E' una proposta, ha spiegato Oliviero Dottorini, "che oltre a restituire ai cittadini la possibilità di scegliere fra candidati, conferma il bipolarismo, garantisce la governabilità ed evita la polverizzazione dei partitini. Con questo testo che domani porteremo ufficialmente in discussione, ci rivolgiamo non solo al centrosinistra ma a tutte le forze politiche. Siamo infatti convinti che non dovrebbe dispiacere nemmeno alle opposizioni, perché garantirebbe ad esse undici consiglieri certi che la proposta oggi sul tavolo non fa, con l'aggiunta di facilitare anche un riequilibrio certo fra gli eletti di Perugia e di Terni, fissandone in partenza la ripartizione, rispettivamente di 22 e di 8.
Altri aspetti della proposta, illustrata anche da Paolo Brutti, prevedono: l'obbligo di non superare, per ciascuno dei due sessi, il limite di due terzi di candidati, pena l'esclusione dai rimborsi elettorali; lo sbarramento dei 5 per cento per le coalizioni: l'assegnazione dei seggi su base provinciale.
Durante la conferenza si è insistito particolarmente sul fatto che l'abolizione del listino è una scelta politica a favore degli elettori chiamati a scegliere, e non a ratificare una lista fatta da altri, come si fa oggi con la legge nazionale per il rinnovo del Parlamento. "Se volessimo limitarci ad un semplice calcolo di convenienza, ha precisato Dottorini, potremmo contare su un posto certo all'interno del listino". Dopo aver confermato l'interesse per una coalizione di sinistra, per la quale il gruppo sta lavorando, è stato sottolineato come in base ai risultati ottenuti nelle ultime elezioni provinciali, Idv rappresenta da sola la terza forza della maggioranza". GC/gc
"In sede di attuazione del Piano dei rifiuti non sottovalutare le due condanne per illeciti da parte della partecipata del comune di Perugia"

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"Un fatto grave che deve far riflettere i comuni, ma anche l'amministrazione regionale in sede di attuazione del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti. Non possiamo continuare a chiedere la fiducia dei cittadini e poi imbatterci in comportamenti di questo genere, con coni d'ombra e politiche di gestione dei rifiuti speciali poco chiare e in alcuni casi illecite".
Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi per i valori - Idv in Consiglio regionale e presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali, commenta la notizia della condanna dei vertici di Gesenu, ed in particolare del direttore generale Giuseppe Sassaroli.
"Dopo la condanna dell'anno scorso per l'inquinamento del torrente Mussino e di oggi per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi - continua Dottorini - si pone un serio problema di salvaguardia dell'ambiente e sicurezza nella gestione dei rifiuti. Vorremmo capire cosa intende fare la Regione per scongiurare altre situazioni di questo genere e per garantire sicurezza e rispetto delle norme ambientali nella gestione integrata dei rifiuti".
"Adesso che le responsabilità sono state accertate - conclude l'esponente dell'Italia dei valori - dobbiamo vigilare all'interno delle istituzioni per far sì che certi comportamenti non si ripetano più e prendere tutte le misure del caso per rendere trasparente il rapporto con Gesenu".

Perugia, 27 ottobre 2009

Sopralluogo dei due consiglieri all'ex ospedale: " Depredata la chiesa, situazione di totale abbandono. Saremo al fianco di chi si oppone a un progetto devastante"

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"Il fatto che si sia deciso di procedere alla stipula del contratto di quartiere su un progetto diverso da quello portato in partecipazione e proprio nel momento in cui il comitato locale stava partendo con una campagna di sensibilizzazione verso i cittadini è indicativo delle difficoltà in cui si dibatte l'amministrazione comunale per fronteggiare l'ondata di indignazione per un progetto, quello della ex Fat, devastante per l''intera città". Questo il commento del consigliere regionale Oliviero Dottorini (Verdi per i Valori - Idv) e del consigliere comunale Roberto Lensi (Verdi e civici - Idv) riguardo alla "scelta scellerata" dell'amministrazione comunale di Città di Castello di procedere alla firma del contratto di quartiere relativo alla ex Fat. I due consiglieri qualche giorno fa hanno effettuato un sopralluogo all'interno dei locali del vecchio Ospedale cittadino: "Dopo dieci anni di totale abbandono - raccontano - il degrado è pressoché totale, ma è davvero grave non aver tutelato con la doverosa cura la piccola chiesa interna, un gioiello di fine Settecento dove sono stati battezzati quasi tutti i tifernati, che è stata depredata dai ladri che non si sono limitati a rubare tutti i preziosi arredi, in particolare due pregevoli tele ovali che rappresentano S. Florido e S. Amanzio, ma anche ad asportare e danneggiare il tabernacolo ed i marmi dell'altare (come si dice "hanno portato via anche il ciborio") e gli stucchi alle pareti".
"Riteniamo doveroso segnalare il fatto alla cittadinanza - continuano Dottorini e Lensi - perché rifletta ancora sulla scelta sciagurata di avviare i lavori per il recupero dell'area ex Fat secondo un progetto devastante, peraltro diverso da quello originariamente presentato ed approvato, che, alla faccia della partecipazione, nessuno conosce e che soddisfa solo gli interessi della proprietà. Secondo il nuovo progetto si realizzeranno 28 appartamenti da locare a canone concordato, la piazza dell'Archeologia sarà pavimentata per il "miglioramento della salvaguardia dei ritrovamenti archeologici" (sic), o meglio per realizzare il parcheggio del complesso commerciale che verrà realizzato al piano terra (2.095 metri quadri), le volumetrie che dovessero in corso d'opera essere perdute saranno considerate come "quantità edificatoria premiale" e quindi recuperate altrove dai proprietari. Una scelta decisamente da contrastare, che vede la giunta comunale insensibile a confrontarsi su qualsiasi ipotesi di intervento alternativo e la proprietà Fat-Fintab d'accordo a realizzare, in uno dei luoghi più suggestivi della città, un "bubbone" che comprometterà per sempre la bellezza di un luogo di assoluto valore architettonico. Un'impresa finanziariamente molto impegnativa, a rischio di non recuperare l'investimento (perché non sono ancora iniziati i lavori dell'ex Cinema Vittoria?) e che, oltretutto, tradisce lo spirito originario del Contratto di quartiere".
"Intendiamo ribadire la nostra ferma contrarietà al progetto - aggiungono gli esponenti dell'Italia dei Valori - per considerare invece l'idea di spostare l'intervento di riqualificazione sulla struttura del vecchio ospedale che, per il pregio architettonico e per le destinazioni possibili (servizi sanitari ed uffici pubblici, spazi commerciali, residenzialità di pregio) sarebbe quello da privilegiare per rivitalizzare davvero una zona così nevralgica del centro storico, ripristinando nell'area occupata dai capannoni un grande spazio verde attrezzato che possa valorizzare le testimonianze archeologiche ed i complessi monumentali circostanti. Invitiamo pertanto tutti quanti hanno a cuore il bene della città a prendere posizione, ad esprimersi ed a mobilitarsi per scongiurare un intervento sbagliato ed irreparabile. Assicuriamo fin d'ora il nostro impegno e la nostra disponibilità a sostenere tutte le iniziative più appropriate, a iniziare dalla raccolta di firme che il comitato Prato-Mattonata ha lanciato per tentare di riportare alla ragione un'amministrazione molto sensibile agli interessi privati e incurante delle sorti dell'intera città".

Perugia, 23 ottobre 2009

Visita ospedale vecchio Visita ospedale vecchio

Vi presento l'ennesima Sentenza a favore di un cittadino, residente in Emilia Romagna, che si era rifiutato di iscriversi all'A.$.I..

Pensate, questo signore ha preparato il ricorso da solo, senza l'ausilio di un avvocato !!!

La C.T.P. di Bologna ha tenuto in stand by il ricorso per circa 2 anni, poi sulla scia della Sentenza di Perugia, "madre" di tutte le Sentenze, e di quelle di Bologna, Ancona e Roma, l'ha riesumato per dar ragione al cittadino.

Buona lettura della Sentenza scaricabile qui.

dario maria di bello

"Positiva la visita di Provincia, Comune e Asm di Terni. Adesso anche Perugia consideri la creazione di una filiera di riuso e riciclo dei rifiuti"

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"È una novità importante, che deve essere presa seriamente in considerazione in sede di attuazione del nuovo Piano regionale dei rifiuti, in conformità del quale occorre ridurre i rifiuti all'origine, aumentare la raccolta differenziata e sviluppare una filiera del riciclo che garantisca l'autosufficienza di ambito attraverso la più moderna e sicura impiantistica, che rispetti l'ambiente e il paesaggio della nostra regione". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi per i valori - Idv in Consiglio regionale e presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali, commenta la visita di Provincia, Comune e Asm di Terni al Centro riciclo di Vedelago per conoscere sistemi innovativi di riciclo e riutilizzo dei rifiuti.
"E' da accogliere con il massimo interesse e sostegno - spiega l'esponente dell'Italia dei Valori - il fatto che sindaco e assessori provinciali di Terni, assieme ad Asm, abbiano deciso di dare credito a questa esperienza innovativa, sicura e ormai di sperimentata convenienza economica e ambientale. Il sistema Vedelago può essere esteso a tutta la regione, soprattutto in quegli ambiti territoriali che non sono ancora dotati di impiantistica di preselezione e che quindi non devono rispondere a modelli datati di trattamento dei rifiuti. Adesso è necessario che anche Perugia consideri seriamente questa opportunità. Il centro di Vedelago gestisce dal 1999 un impianto di stoccaggio e selezione meccanica di rifiuti ai fini del recupero dei materiali. L'attività consiste nel ricevere le frazioni secche riciclabili, selezionarle in base alla composizione merceologica, compiere le operazioni necessarie per la riduzione volumetrica, gestire la fase di destinazione in uscita delle singole tipologie di materiali che, in relazione alla possibilità di riutilizzo, vengono consegnati a impianti di seconda lavorazione o a specifiche aziende che li impiegano nei loro cicli produttivi. All'impianto di riciclo conferiscono i comuni, singoli o consorziati, e le aziende produttive che attuano la raccolta differenziata".
"Per un Piano di gestione dei rifiuti che ha l'ambizione di essere moderno, come quello umbro - conclude Dottorini -, l'esperienza di Vedelago è importantissima e molto conveniente in termini sia economici che ambientali. Certo, sicuramente ridurrà il business delle aziende di gestione, ma garantisce maggiore occupazione, flessibilità impiantistica, sicurezza e risparmi concreti per i cittadini. Per questo il modello Vedelago deve essere studiato e attivato, almeno in via sperimentale, anche negli ambiti territoriali della nostra Regione. L'obiettivo deve essere quello di dare vita ad una politica industriale attiva, in grado di incentivare la realizzazione di una vera e propria filiera industriale del riciclaggio e del riuso, perseguendo in modo rigoroso l'opzione "rifiuti zero" per indirizzare una moderna gestione integrata de rifiuti".

Perugia, 23 ottobre 2009

Ascolta il nuovo singolo di Franco Battiato

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Direttamente da XL Franco Battiato - "Inneres Auge"
 


Ascolta il nuovo singolo di Franco Battiato, Inneres Auge

Scarica la nota del Dirigente della Regione Umbria con la quale chiarisce che gli AUTOCARRI STORICI godono dei benefici fiscali al pari delle AUTOVETTURE STORICHE.

dariomaria di bello

"Adesso cambiare radicalmente le politiche culturali della città e valorizzare le associazioni presenti nel territorio"



"È un risultato importante, che deve servire da stimolo per far riflettere seriamente l'amministrazione comunale tifernate su come creare e gestire spazi culturali e eventi musicali. Aver gettato al vento 80mila euro per due flop clamorosi, come i concerti di Morgan e Mannoia, deve indurre a un'inversione di rotta che porti al coinvolgimento delle associazioni che da anni organizzano eventi culturali di prestigio con scarsi, se non nulli, aiuti da parte del comune".
Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi per i valori - Idv in Consiglio regionale e firmatario della petizione lanciata dall'associazione Alive, commenta il successo dell'iniziativa che ha portato a un appello sottoscritto da oltre mille persone.
"Con la brutta pagina dei concerti-flop di Morgan e della Mannoia, imposti ad ogni costo dall'amministrazione Cecchini nonostante i nostri ammonimenti, l'ente si ritrova con un buco di bilancio di circa 90mila euro e nel frattempo taglia le spese su sociale, scuola e cultura - ha detto Dottorini -. Questo è il comportamento arrogante di chi si permette di tagliare fondi preziosi per destinarli a eventi di sicuro fallimento come nel caso di Morgan e Mannoia. Per non parlare delle scelta scellerata e poco lungimirante di cancellare Tiferno blues, uno degli appuntamenti di maggior successo delle scorse estati tifernati, che in altri territori della regione sta avendo un enorme successo, come nel caso di Trasimeno blues".
"Speriamo che grazie alla petizione di Alive l'amministrazione riconosca i propri errori e riconsideri l'intera politica culturale del comune. Per quanto ci riguarda, continueremo a dare il nostro contributo e a chiedere che l'amministrazione si avvalga del prezioso aiuto delle tante associazioni e organizzazioni di volontariato e non profit che da anni organizzano eventi culturali di valenza nazionale e internazionale".

Perugia, 22 ottobre 2009

  •  Firma anche tu la petizione di Alive

"Necessario costituire il Comitato di tutela del marchio. Ulteriori indugi sarebbero immotivati e andrebbero a danneggiare l'intero settore"

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"E' importante che l'assessore Riommi abbia recepito la nostra richiesta di confermare le risorse alla registrazione del marchio del mobile in stile prodotto in Umbria. L'assestamento di bilancio della Regione conferma così la necessità di costituire al più presto il Comitato di tutela del marchio che dovrà elaborare il disciplinare entro l'anno. Il fatto che anche i comuni di Città di Castello, Umbertide, San Giustino e Gubbio abbiano indicato il nome del componente del Comitato di tutela del marchio ci mette nelle condizioni di poter procedere nel più breve tempo possibile alla predisposizione del disciplinare e alla registrazione del marchio".
Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Verdi per i valori - Idv) commenta l'approvazione dell'assestamento di Bilancio 2009 da parte della commissione Bilancio e Affari istituzionali di Palazzo Cesaroni.
"Adesso - aggiunge il capogruppo Dottorini - è importante partire immediatamente con la costituzione del Comitato di tutela del marchio. Da questo punto di vista il fatto che Università di Perugia, Camera di Commercio, Regione dell'Umbria, consorzio Smai e alcuni comuni abbiano già indicato il proprio referente crea le condizioni per passare celermente alla predisposizione del disciplinare e alla registrazione del marchio. Ulteriori indugi sarebbero immotivati e andrebbero a danneggiare un settore, quello dell'artigianato del mobile, che già vive un momento di grave difficoltà e che necessità di interventi strutturali e non sporadici".

Perugia, 21 ottobre 2009


"Adesso gli altri enti seguano l'esempio del Consiglio e si adeguino a standard aperti e tecnologie moderne"

pinguino.jpg"Con la presentazione del nuovo sito internet il Consiglio regionale non solo si adegua alla legge 'Dottorini' sul software libero, ma si dimostra pioniere nell'abbracciare standard e formati aperti, privi di vincoli di licenze o sistemi operativi e immediatamente accessibili ai cittadini, innalzando quindi il livello di democrazia partecipata, cardine della legge regionale sull'open source".
Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi per i valori - Idv e promotore della legge regionale 11 del 2006 sul software libero, commenta la nuova versione del sito internet del Consiglio regionale, presentato questa mattina.
"Il sito è un importante strumento di partecipazione per i cittadini alla vita democratica della nostra regione e finestra su ciò che avviene in Consiglio e sull'iter dei vari atti e leggi. Precluderne l'accesso a chi non usa software Microsoft era sbagliato e oramai non al passo con i tempi - continua Dottorini -. Hanno fatto bene dunque gli uffici a rinnovarlo, sfruttando le più moderne tecnologie che oggi il web 2.0 mette a disposizione e utilizzando strumenti esclusivamente a codice aperto e accessibili a tutti, sfruttando per una parte del finanziamento la legge approvata oramai tre anni fa e che nei sui primi anni di vita ha finanziato progetti e micro progetti per un totale di oltre 500mila euro".
"Siamo orgogliosi oggi di poter dire che il Consiglio è uno dei primi enti che si adegua alle proprie leggi e lo fa con convinzione e lungimiranza - conclude l'esponente dell'Italia dei Valori -, ora ci auguriamo che anche altri enti, a partire dalla Giunta regionale, sfruttino i benefici, sia in termini economici che in quelli tecnologici, della legge regionale sul software libero".
 
Perugia, 21 ottobre 2009


  • Visita il nuovo sito internet del Consiglio Regionale
  • Visita il sito internet del Centro di competenza regionale per l'open source
  • Scarica la legge regionale 'Dottorini' sul software libero
 

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