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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Dicembre 2008 Archives


SCUOLA. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): BENE LA MARCIA INDIETRO DEL GOVERNO, MA RIMANE IN PIEDI IL TEMA DEL DIMENSIONAMENTO
"Necessario superare le diatribe territoriali tra sindaci per garantire pari opportunità di istruzione per tutti gli studenti e per non penalizzare alcuna realtà territoriale"


"Quindi avevamo ragione noi: la retromarcia del Governo su alcuni punti nodali della cosiddetta riforma Gemini spiega meglio di mille valutazioni tecniche l'improvvisazione e l'incompetenza che hanno animato le politiche del governo sulla scuola. Di fronte all'opposizione ferma e ragionevole di milioni di studenti, insegnanti e famiglie, il governo ha trovato la scappatoia per fare carta straccia di tante enunciazioni senza costrutto: non vengono aumentati gli alunni per classe, si torna al maestro prevalente, al tempo pieno nell'infanzia, alle trenta ore nella media e si allontana la frettolosa cura dimagrante degli indirizzi negli istituti superiori voluta solo per motivi di cassa". Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini commenta l'accordo di ieri tra Governo e sindacati.
"Lo svuotamento-slittamento della cosiddetta riforma - rileva però il consigliere del Verdi e civici - se da un lato consentirà ora una discussione più pacata e articolata su tante questioni aperte, lascia in piedi il problema del dimensionamento. Stando infatti al punto "h" del verbale sottoscritto con i sindacati, si comprende che dall'anno scolastico 2009-2010, tra i tanti rinvii e marce indietro, troveranno attuazione i soli regolamenti relativi al primo ciclo e al dimensionamento della relativa rete scolastica. Il che non è propriamente quanto di più favorevole ci si potesse attendere". "Ora più che mai - sostiene Dottorini - è opportuno lasciare da parte le diatribe territoriali tra sindaci per tentare di individuare sintesi avanzate e fare il bene dell'intera comunità. Sarà opportuno trovare la strada per predisporre una rete scolastica che consenta pari opportunità di istruzione per tutti gli studenti, che mantenga i plessi, che non penalizzi alcuna realtà territoriale e permetta al maggior numero di scuole di conservare la propria autonomia. Mi auguro che tutto ciò sia ancora possibile".

Perugia, 12 dicembre 2008
RIFIUTI. DOTTORINI (VERDI E CIVICI) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE: FARE SUBITO CHIREZZA SU RIFIUTI NON AUTORIZZATI A BELLADANZA
Il caso dei rifiuti liquidi sversati a Belladanza finisce in Regione: "Episodi che gettano un'ombra pesante sulla trasparenza nella gestione della discarica"


"Alcuni episodi verificatesi nelle settimane scorse presso la discarica di Belladanza destano preoccupazione e richiedono un immediato chiarimento da parte di Sogepu e dall'amministrazione comunale di Città di Castello. Per quanto ci riguarda il caso deve oltrepassare i confini comunali e richiede un'assunzione di consapevolezza da parte della Regione. La trasparenza è il primo requisito per una corretta gestione dei rifiuti e per chiunque abbia l'ambizione di conquistare la fiducia dei cittadini. Certi episodi, certo, non aiutano a creare un clima disteso e collaborativo". Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini annuncia di aver presentato un'interrogazione urgente all'assessore regionale all'Ambiente Lamberto Bottini in relazione al recente episodio, ampiamente documentato da materiale fotografico, di sversamento di rifiuti liquidi non meglio identificati presso la discarica di Belladanza.
"Se la denuncia fatta da alcuni testimoni oculari fosse vera, come tutto lascia intendere - aggiunge il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali di Palazzo Cesaroni - a essere messa in gioco sarebbe la credibilità stessa del soggetto gestore della discarica. Gli episodi infatti gettano un'ombra pesante sulla trasparenza nella gestione di Belladanza. Per questo è opportuno che la giunta regionale chieda ufficialmente a Sogepu di smentire quei fatti o di assumersene pubblicamente la responsabilità. Il materiale fotografico mostra chiaramente la presenza di autobotti attribuibili a Sogepu nell'atto di sversare liquidi di non precisata origine e qualità. La normativa nazionale stabilisce espressamente il divieto di conferimento in discarica di rifiuti liquidi ed è giusto che si faccia chiarezza su episodi che, altrimenti, indurrebbero a immaginare una gestione non propriamente corretta dell'impianto di smaltimento.
A nostro avviso - aggiunge Dottorini - è necessario attivare con estrema urgenza un'indagine di carattere ambientale-sanitario per monitorare la qualità dei rifiuti conferiti in discarica e per verificare che il conferimento dei rifiuti liquidi in discarica non abbia raggiunto la falda del torrente Graciata, inquinando l'ecosistema agricolo e zootecnico dell'area oggetto dello sversamento. La tutela della salute pubblica e la salvaguardia dell'incolumità ambientale devono essere al centro di ogni percorso di trattamento dei rifiuti. Politiche miopi hanno fino ad oggi affrontato le strategie di gestione in modo arretrato e fallimentare, accettando accordi capestro come la rimodulazione del flusso dei rifiuti e ancorando Città di Castello a livelli di raccolta differenziata risibili che hanno fatto sì che Belladanza si avviasse ad esaurimento con anni di anticipo rispetto alle previsioni. Solo oggi, dopo anni di richieste vane da parte del mondo ecologista e civico, l'amministrazione comunale si vede costretta a una più che opportuna strategia di raccolta "porta a porta" che, attuata al momento opportuno, avrebbe evitato la situazione che stiamo vivendo".

Perugia, 12 dicembre 2008

- Per altre immagini cliccate quì

INFORMAZIONE: "SOSTENERE UNA RISORSA INDISPENSABILE PER IL PLURALISMO E LA DEMOCRAZIA" - DOTTORINI (VERDI E CIVICI) PRESENTA LA PROPOSTA DI LEGGE IN FAVORE DELL'INFORMAZIONE E L'EDITORIA LOCALE

- Scarica la proposta di legge

(Acs) Perugia, 11 dicembre 2008 - "Il ruolo dell'editoria e dell'informazione locale o 'di prossimità' è universalmente riconosciuto come risorsa indispensabile per la democrazia, per il pluralismo e per il rafforzamento delle identità locali. La stampa periodica locale, legata al territorio ed espressione più letta e partecipata della vita reale, rappresenta una risposta e un antidoto all'uniformità e all'eccesso di concentrazione dell'informazione".


Lo ha detto, durante la conferenza stampa di questa mattina, con la quale ha presentato la sua proposta di legge sugli interventi a sostegno dell'informazione locale, il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini: il testo prevede contributi economici (assegnati in base a parametri di periodicità, solidità e pluralismo e mirati ad incentivare le "relazioni di sistema" tra redazioni e testate) finalizzati all'acquisto della carta, all'abbonamento ad agenzie di stampa regionali, alla parziale copertura dei costi di produzione e all'accesso a mutui bancari a tasso agevolato per investimenti e ammodernamenti tecnologici. Il consigliere regionale ha spiegato che "spesso è proprio il piccolo editore o la piccola redazione ad avere maggiore sensibilità per la valorizzazione della cultura locale raccordata con i grandi movimenti della politica, della società e dell'economia globale, nonostante le piccole e piccolissime dimensioni delle realtà editoriali e informative locali abbiano costituito un significativo freno al pieno espletamento delle potenzialità del settore". Dottorini ha evidenziato che si tratta per lo più di iniziative editoriali e informative nate ed operanti al di fuori dei grandi canali della comunicazione quotidiana e sovvenzionata: limiti economici, difficoltà logistiche e di distribuzione, problemi strutturali hanno determinato enormi difficoltà nel progettare l'evoluzione delle singole iniziative, costringendo le piccole realtà editoriali e informative locali a concentrare tutte le energie disponibili nella realizzazione dei numeri da mandare in edicola o da distribuire in abbonamento, non potendo far conto, per dimensioni e capacità sinergiche, su rilevanti introiti pubblicitari e su canali di distribuzione e vendita consolidati".
Nascerebbe così l'esigenza, sostenuta dalla proposta di legge regionale, di "superare la logica di interventi a pioggia e discontinui nel settore dell'editoria o dello spettacolo, disegnando un quadro di interesse generale e di sistema, entro cui sviluppare una politica di intervento e tutela dell'informazione, concepita come un bene pubblico a cui ogni cittadino deve poter avere accesso e dei cui benefici nessun cittadino può essere privato".
Dottorini ha spiegato che l'iniziativa dei Verdi e civici si intende aperta ai contributi ed agli apporti degli altri gruppi consiliari che ne condividano le finalità.

Alla conferenza stampa hanno partecipato i direttori di alcune testate locali: Enzo Rossi, direttore del mensile "l'Altrapagina", Giorgio Filippi, direttore del mensile "Risonanze", Renzo Zuccherini, direttore del mensile "La Tramontana", ed è intervenuto il direttore del Micropolis, Maurizio Mori. Filippi ha ricordato il convegno nazionale dedicato alla stampa locale intitolato Cronache italiane, che ogni anno si volge a Città della Pieve ed a cui partecipano oltre 60 testate in rappresentanza di altrettante esperienze editoriali radicate nel territorio. Rossi ha evidenziato la necessità, più che di contributi a fondo perduto, di un sostegno in termini di servizi, che renderebbe molto più agevole l'attività e la vita delle testate. Per Zuccherini "la stampa periodica locale rappresenta una realtà importante e fondata sul volontariato, che arricchisce un panorama informativo regionale che trarrebbe giovamento da questa proposta di legge".

SCHEDA: la proposta di legge "Interventi a sostegno dell'informazione locale"
È prevista l'erogazione, da parte della Regione, di contributi per l'acquisto della carta fino ad un massimo del 10 per cento, per l'abbonamento ad un massimo di due agenzie di stampa regionali, per i costi di produzione, fino ad un massimo del 20 per cento e, in conto interesse, per l'accesso a mutui bancari a tasso agevolato. I contributi sono erogati per un importo cumulativo non superiore ai 7.500 euro l'anno per ciascun soggetto editoriale e a 25 mila euro per ciascuna aggregazione di soggetti. Giunta regionale e Consiglio regionale garantiscono il 40 per cento delle proprie inserzioni istituzionali a favore dei soggetti destinatari della legge in oggetto. Criteri preferenziali per l'erogazione dei contributi (che ammonteranno a circa 50 mila euro annui) saranno il più elevato rapporto tra spazi di informazione e pubblicitari e le forme di collaborazione e aggregazione in consorzi di servizio tra le diverse realtà editoriali.
I destinatari degli interventi saranno le imprese, le aziende, le cooperative e le associazioni editoriali con sede legale in Umbria che editano periodici con regolarità da almeno quattro anni, con frequenza non quotidiana e almeno settimanale, con periodicità regolare, con copertura territoriale almeno sovracomunale e tiratura non inferiore alle mille copie, con finalità prioritaria all'informazione locale. Tra gli altri requisiti, oltre all'impaginazione, alla filiazione e alla pluralità dei contenuti informativi, sono richiesti la destinazione di almeno il 40 per cento delle pagine all'informazione locale e la destinazione di una quota di pubblicità non superiore al 25 per cento. MP/mp

SCUOLA. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): RASSICURAZIONI ASSESSORE PRODI INTRODUCONO IMPORTANTI NOVITA', MA MANCANO ANCORA CERTEZZE
" La difesa dell'asse liceale per Città di Castello passa per la possibilità di rimodulare l'offerta formativa sulla base dei regolamenti applicativi della legge 133"


"Le rassicurazioni che l'Assessore Prodi ha dato oggi in merito alla possibilità di rimodulare l'offerta formativa sulla base dei 4 regolamenti applicativi della legge 133 sono un'importante novità di cui abbiamo preso atto. Tuttavia manca la certezza che il Governo consenta tali scelte e le consenta in tempi utili per le prossime preiscrizioni. Questo era il senso della nostra richiesta di rinvio della discussione".
Con queste parole il consigliere regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini motiva la sua astensione sull'atto amministrativo approvato oggi a Palazzo Cesaroni e relativo al piano delle nuove istituzioni, soppressioni e trasformazioni di indirizzi di studio, corsi e sezioni negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado del sistema scolastico in Umbria per l'anno 2009/2010. "In particolare ci interessa conoscere gli indirizzi che gli istituti tecnici e professionali potranno mantenere - continua l'esponente del Sole che ride - e il futuro dell'istruzione liceale. Sembra che il primo decreto ad uscire infatti sarà proprio quello dell'istruzione liceale. A mio avviso dovremo mettere tutti i pezzi sullo scacchiere per evitare di subire scelte basate su un'ottica semplicemente ragionieristica. In questo contesto la difesa dell'asse liceale di Città di Castello e dell'Alta valle del Tevere passa ora per la possibilità, che speriamo il governo voglia dare in sede di razionalizzazione, di attivare comunque nuovi indirizzi e non di compiere semplici spostamenti tra un istituto e l'altro, che comunque lascerebbero scuole in difficoltà".

Perugia, 9 dicembre 2008

DOTTORINI (VERDI E CIVICI): ATTIVARE MONITOR

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AMBIENTE. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): TROPPE AMMINISTRAZIONI PREDICANO BENE E RAZZOLANO MALE. ATTIVARE MONITORAGGIO SU ACQUISTI VERDI
Con la legge dei Verdi e civici sugli "acquisti verdi" comuni, province e Regione dovranno raggiungere il 30 per cento di beni e servizi eco-compatibili


"Nella nostra regione ci sono ancora troppe amministrazioni pubbliche che, pur chiedendo ai cittadini comportamenti ecologicamente sostenibili, non riescono a dare il buon esempio. Chiedono la raccolta differenziata, ma non la praticano, promuovono le fonti rinnovabili, ma alimentano le proprie strutture a gasolio o con altri combustibili di origine fossile. Con la legge sugli acquisti verdi appena approvata dal Consiglio regionale utilizzare carta riciclata, lampade a basso consumo e prodotti eco-compatibili dovrà diventare la regola e comuni, province, Consiglio regionale con gli enti collegati dovranno raggiungere entro tre anni il 30 per cento di acquisti ecologicamente sostenibili. Considerazioni ambientali saranno inserite anche tra i criteri di aggiudicazione degli appalti. Si tratta pertanto di una legge di portata strutturale la cui applicazione non è lasciata alla buona volontà degli amministratori che dovranno invece presentare un piano triennale per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla legge". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dei Verdi e civici, sottolinea gli effetti della legge relativa alla "promozione degli acquisti pubblici ecologici" e all'introduzione di "aspetti ambientali nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche".
"Altre regioni hanno legiferato in materia, ma ad oggi solo Puglia ed Umbria si sono dotati di una normativa specifica. L'obiettivo della legge - spiega il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali di Palazzo Cesaroni - è di dare impulso a una pratica, quella del Green public procurement, riconosciuta a livello europeo come sistema di orientamento dei consumi pubblici verso beni e servizi ecologicamente sostenibili, che tengano conto dei costi sostenuti lungo l'intero ciclo di utilizzo del prodotto o del servizio. Il provvedimento mira a ridurre l'impatto ambientale di prodotti e servizi, il consumo di risorse naturali non rinnovabili, la produzione di rifiuti, i rischi ambientali. Viene agevolata la diffusione di tecnologie e tecniche eco-compatibili, di modalità di produzione a ridotto impatto, di sistemi pubblici di etichettatura ecologica dei prodotti e la promozione a livello regionale e locale di attività d'informazione e sensibilizzazione alla problematica degli acquisti ecologici, di modelli di consumo più responsabili nei confronti dell'ambiente da parte dei soggetti pubblici, delle imprese e dei cittadini". "Con questa legge - aggiunge l'esponente dei Verdi e civici - la nostra regione decide di fare la sua parte e si pone in controtendenza rispetto a una realtà che vede l'Italia non andare oltre l'8 per cento di acquisti in linea con il Green public procurement. Per avere un'idea dell'impatto di questa legge, basti pensare che le ricerche effettuate dall'Unione europea ci dicono che se tutti gli enti pubblici europei richiedessero la fornitura di elettricità verde, si eviterebbe di produrre l'equivalente di 60 milioni di tonnellate di Co2, che corrisponde al 18 per cento di quegli impegni di riduzione dei gas ad effetto serra a cui l'Ue deve adempiere in base al protocollo di Kyoto. Adesso la responsabilità passa alle singole amministrazioni e sarà importante che già dal prossimo anno la nostra regione sia in grado di effettuare un primo monitoraggio per capire chi si sta mettendo in sintonia con le prescrizioni della legge e chi si attarda, come è avvenuto nella maggior parte dei casi fino ad oggi, su pratiche dannose per l'uomo, per l'ambiente e anche per il tessuto imprenditoriale".

Perugia, 8 dicembre 2008
ECOLOGIA/ECONOMIA. GRANDE PARTECIPAZIONE AL DIBATTITO DEI VERDI E CIVICI CON DON ACHILLE ROSSI E GIANNI MATTIOLI
Una sala gremita come non si vedeva da tempo: la sfida economica, sociale ed ecologica al centro del dibattito coordinato dal consigliere regionale Dottorini


La crisi economica, energetica ed ecologica al centro del ricco e articolato dibattito organizzato a Città di Castello dai Verdi e civici dell'Umbria. Una sala gremita come non si vedeva da tempo ha accolto due ospiti d'eccezione: Gianni Mattioli, leader del movimento referendario che vent'anni fa portò l'Italia fuori dalla folle corsa al nucleare e Ministro per le Politiche comunitarie nei governi dell'Ulivo, e don Achille Rossi , intellettuale, educatore e redattore del mensile "l'Altrapagina". La serata è stata coordinata dal consigliere regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini.

Il tema dell'incontro (La speranza sostenibile - L'impegno politico per una società capace di futuro) ha fatto riferimento alla grande crisi economica, ecologica, energetica e delle coscienze che stiamo vivendo, in una fase storica contraddistinta da molte contraddizioni e da poche proposte in grado di individuare prospettive credibili e innovative per rendere "sostenibile la speranza".
Rispondere alla crisi economico-finanziaria proponendo solo ricette di crescita indefinita dei consumi e fronteggiare la crisi ambientale con i tagli alle energie rinnovabili e con il ritorno al nucleare è quanto di più preoccupante e inadatto il governo in carica possa concepire - è stato detto nel corso dell'incontro -. D'altra parte quella che ci viene proposta è l'idea di una società sempre più chiusa in se stessa, desiderosa di sicurezze più che di futuro. "L'Italia ha tutti i numeri per far partire un'industria fondata sulle energie rinnovabili e pulite - ha spiegato Gianni Mattioli -. Dobbiamo giocare la partita dell'innovazione, mentre quella espressa dal governo e da una certa parte di Confindustria è una cultura superficiale, vecchia e assistenzialista. Occorre smascherare i luoghi comuni attorno al nucleare. L'energia dall'atomo è costosissima e pericolosa, non è pulita, né disponibile in grandi quantità. Ai consumi attuali, infatti, l'uranio fissile sarebbe disponibile per non più di 50 anni". "Per rispondere alla sfida del cambiamento occorre che la speranza sia sostenuta da ognuno di noi - hanno ricordato Mattioli e don Rossi -. La strada deve essere tracciata da ciascuno di noi".

Città di Castello, 6 dicembre 2008

UMBRIA ALL'AVANGUARDIA IN ITALIA SUGLI ACQUISTI VERDI

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AMBIENTE. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): UMBRIA ALL'AVANGUARDIA IN ITALIA SUGLI ACQUISTI VERDI, GRANDE SODDISFAZIONE PER UNA LEGGE DI PORTATA STRUTTURALE
Approvata dal Consiglio regionale la proposta di legge dei Verdi e civici. Dottorini: "Ora sarà possibile rispettare gli obiettivi richiesti dall'Ue"


"Mi pare che abbiamo fatto un buon lavoro. L'Umbria si dota di una legge di portata strutturale ed è per noi motivo di grande soddisfazione noi constatare che, mentre a livello nazionale l'Italia registra un grave ritardo rispetto agli obiettivi del protocollo europeo sulla tutela ambientale, la nostra regione ha posto le basi per raggiungere, entro tre anni, l'obiettivo del 30 per cento di acquisti verdi ed ecologicamente sostenibili". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dei Verdi e civici, esprime grande soddisfazione per l'approvazione da parte del Consiglio regionale della proposta di legge relativa alla "promozione degli acquisti pubblici ecologici" e all'introduzione di "aspetti ambientali nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche".

"A partire da oggi, potremo parlare di un'Umbria più verde anche negli acquisti e nella promozione delle buone pratiche, collocandoci tra le regioni più virtuose nel panorama nazionale. Grazie alla nostra proposta l'Umbria - continua l'esponente del Sole che ride - si dota di uno strumento riconosciuto a livello internazionale come capace di consentire la scelta di prodotti e servizi che hanno un ridotto effetto sulla salute e sull'ambiente. Purtroppo ad oggi solo l'8 per cento degli acquisti della Pubblica amministrazione italiana rispetta i criteri del Green public procurement, situazione che rende una chimera il raggiungimento dell'obiettivo che l'Italia si è data: il 30 per cento degli acquisti verdi entro il 2009. Con questa legge la nostra regione decide di fare la sua parte e si pone in controtendenza insieme alle esperienze più evolute finalizzate alla riduzione degli impatti ambientali, del consumo di risorse non rinnovabili, della produzione di rifiuti e dei rischi ecologici legati al consumo di risorse".
"SI tratta di una legge - continua Dottorini - di portata strutturale, ben lontana da quei provvedimenti inutili e di facciata che spesso vengono sbandierati. Quando sarà concretamente applicata, infatti, gli effetti di questa legge incideranno pesantemente sul sistema regionale, contribuendo alla riduzione dei rifiuti da smaltire, a tagliare tonnellate di CO2 e, più in generale, ad avvicinarsi all'obiettivo di riconversione ecologica dei nostri stili di consumo. Per avere un'idea dell'impatto di tale legge, basti pensare che il settore degli approvvigionamenti pubblici rappresenta il 17 per cento del Pil. Le ricerche effettuate dall'Unione europea ci dicono che se tutti gli enti pubblici europei richiedessero la fornitura di elettricità verde, si eviterebbe di produrre l'equivalente di 60 milioni di tonnellate di Co2, che corrisponde al 18 per cento di quegli impegni di riduzione dei gas ad effetto serra a cui l'Ue deve adempiere in base al protocollo di Kyoto. Con questa legge quindi - conclude il Presidente regionale dei Verdi - l'Umbria decide di assumersi pienamente il compito di farsi motore di un processo che si pone in controtendenza rispetto alle scelte scellerate che il governo Berlusconi sta portando avanti in sede europea, mirate a disattendere gli impegni che la comunità internazionale ha preso per salvaguardare l'ambiente in cui viviamo".

Perugia, 3 dicembre 2008
 

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