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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Giugno 2012 Archives

dario di bello - dariodibello@dottorini.com

Giustizia.jpgMa cosa ve lo dico a fare ?
Ecco altre 2 Sentenze della CTR di Perugia, dopo c'è solo la Cassazione !


La Regione Umbria aveva appellato due Sentenze a noi favorevoli della CTP di Perugia, la prima per una A112 Abarth la seconda per un Maggiolone.

Ovviamente la CTR di Perugia ha respinto la pretesa della Regione sebbene la stessa fosse riferita all'anno di imposta 2005 anno nel quale era in vigore quell'aborto di Legge Regionale che imponeva l'iscrizione all'a$i, Legge che poi NOI abbiamo fatto abrogare a dicembre 2007.

Di non poco conto, anzi è stato fondamentale, l'apporto del Chiar.mo Prof. Avv. Carlo Calvieri, il quale è Docente c/o l'Università di Perugia di Diritto Costituzionale ed ha compreso, sin dal primo momento, quale fosse l'ingiustizia che i cittadini stavano subendo.
Contro il Prof. Calvieri, ovviamente, non c'è stata storia !!!
Grazie Prof. Calvieri.

Per gli amanuensi sbianchettatori padovani e triestini, fate pure, sbianchettate pure queste Sentenze e pubblicatele poi sul Vs. sito.
Buon lavoro a loro e buona lettura a Voi !
47) CTR_Perugia_69-03-2012;
48) CTR_Perugia_70-03-2012.


dario di bello - dariodibello@dottorini.com



"Diminuiscono distanze da abitazioni e si elimina il vincolo dei km zero. Colpo di spugna che dà il via al reperimento extraregionale delle materie prime"

ENERGIE RINNOVABILI. DOTTORINI (IDV):

"La deregulation introdotta sulle biomasse è un atto inopportuno che apre la porta agli speculatori e falsa completamente ogni logica di filiera corta finalizzata a ottenere un bilancio positivo nella riduzione della produzione di gas serra. Il fatto che tutto sia avvenuto in sordina e senza interpellare il Consiglio regionale rende ancora più gravi le scelte della Giunta che quindi devono essere modificate al più presto". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo Idv in Consiglio regionale, commenta la delibera di giunta n° 494 del 2012 relativa al regolamento sulle energie rinnovabili, adottata, su proposta dell'assessore Rometti, senza alcun confronto con il Consiglio e le realtà associative e territoriali.
"Le modifiche introdotte - spiega Dottorini - destano perplessità e sconcerto riguardo l'ulteriore diminuzione della distanza limite per l'installazione degli impianti di produzione di energia elettrica a biomasse che passa da 500 a 300 metri e che di fatto rende sempre più larghe le maglie del regolamento. Oltre a questo, la modifica elimina il limite per le emissioni del materiale trasportato, sostituendolo con un generico abbattimento delle polveri secondo le migliori tecniche disponibili. Un autentico colpo di spugna che apre la strada all'approvvigionamento transcontinentale di biomassa e che di fatto annulla gli esiti del dibattito che si era svolto in Consiglio regionale. La verità è che in questo modo si rischia di gettare ancora più discredito su una modalità di produzione di energia che potrebbe invece dare un importante contributo alla riconversione energetica della nostra regione. Solo la creazione di filiere regionali, evitando biomassa di provenienza extracontinentale, può infatti garantire un bilancio positivo nella riduzione della produzione di gas serra climalteranti. Questo prevedeva il regolamento, questo la giunta ha cancellato, mettendo di fatto sullo stesso piano la biomassa regionale con l'olio di palma o di colza provenienti addirittura da migliaia di chilometri di distanza. L'approssimazione e la leggerezza con cui questo è potuto avvenire lascia sconcertati e richiede una rapida assunzione di responsabilità".

Perugia, 26 giugno 2012

A Palazzo Cesaroni conferenza stampa dell'Italia dei Valori per illustrare emendamenti e proposte riguardanti il riordino del sistema sanitario umbro disegnato dalla Giunta Marini, sul quale c'è una "sostanziale condivisione". Riaffermare la centralità del cittadino e introdurre forme più autentiche di partecipazione. Avviare la sperimentazione della "Casa della salute". Puntare sulla prevenzione. Serve un osservatorio esterno per valutare efficienza ed efficacia delle misure che verranno intraprese. "No ai localismi. Non siamo noi quelli che frenano".



(Acs) Perugia, 25 giugno 2012 - L'Italia dei Valori ha illustrato in una conferenza stampa che si è tenuta stamani a Palazzo Cesaroni (oltre ai consiglieri regionali Dottorini e Brutti erano presenti Federico di Bartolo e Guido Petracca del Dipartimento sanità IdV) i propri emendamenti al disegno di legge di riordino della sanità regionale e le proprie proposte per quella che diverrà la delibera di Giunta definitiva.
"Il nostro intento è costruttivo - ha chiarito il capogruppo Oliviero Dottorini - e le proposte sulle quali è articolata la nostra iniziativa vogliono dare forza alla volontà manifestata dall'Esecutivo attraverso le misure di riordino del sistema sanitario regionale, sulle quali c'è sostanziale condivisione. Le nostre osservazioni sono nel merito e non hanno alcun intento polemico o strumentale. Non siamo 'frenatori' - ha aggiunto - caso mai altri sono interessati a questioni localistiche".
Nel dettaglio, l'Italia dei Valori concede credito e fiducia al progetto di due aziende "fortemente" integrate, "continuando a garantire i livelli essenziali di assistenza in maniera universalistica, senza partecipazione alle spese da parte dei cittadini". Per fare questo occorre "eliminare duplicazioni e sovrapposizioni, anche laddove la Giunta non riesce a tagliare come si dovrebbe". Non convince la previsione della emodinamica anche a Branca e Foligno: per l'IdV va fatta nei due ospedali principali di Perugia e Terni. E' giunto il momento di avviare una sperimentazione della Casa della salute in ciascuno dei 12 Distretti regionali, "senza ulteriori spinte dovute a interessi campanilistici". Tale sperimentazione consiste nella "presa in carico del paziente dalla nascita alla morte", un paziente che abbia una "cartella clinica informatizzata, dove la sanità si fa carico di costruire il percorso del malato con l'intera storia medica personale, senza che sia necessario portare da casa faldoni e cartelle precedenti, e il più possibile a chilometri zero. Laddove possibile, occorre adottare un trattamento "semiresidenziale": il paziente torna a casa la sera, per unire alla terapia la serenità dello stare in famiglia". Per fare questo serve una sanità fortemente integrata, che promuova il coordinamento delle politiche territoriali al fine di raggiungere gli obiettivi di salute. Una sanità dove emerga la centralità del cittadino e la sua dignità come persona, da tutelare anche attraverso quella "umanizzazione delle cure" a cui l'IdV dedica uno specifico emendamento, perché "la qualità degli operatori sanitari è fondamentale, al pari della privacy, del rispetto per la persona, del dialogo, della terapia del dolore".
La prevenzione è un altro dei punti qualificanti: "occorre promuovere stili di vita congrui e fare un monitoraggio efficace, prima di ricorrere a risonanze magnetiche e costose terapie farmacologiche. E' un investimento - hanno spiegato gli esponenti dell'IdV - che darà i suoi frutti nel tempo".
Necessaria anche una maggiore partecipazione: "l'attuale Piano ha disatteso le aspettative, mentre sarebbe opportuno un Osservatorio epidemiologico regionale di grande profilo con un sistema di valutazione non autoreferenziale ma attraverso un organismo indipendente composto da competenti soggetti terzi, contemplando anche il fondamentale coinvolgimento di sindaci, utenti e associazioni".
Per ciò che riguarda i protocolli d'intesa delle Aziende ospedaliero-universitarie, essi dovranno vincolare gli atti aziendali definendo: "i criteri per la costituzione  delle strutture per le attività assistenziali; i criteri relativi ai fabbisogni formativi; le tipologie di ricerche e i criteri di ripartizione dei relativi oneri e utilizzo dei risultati; la compartecipazione di Regione e Università ai risultati di gestione".
A fronte dei numerosi emendamenti e suggerimenti dell'Italia dei Valori, rimane la sostanziale condivisione degli obiettivi individuati dalla Giunta regionale, anche se poi "è nella gestione delle idee che possono insorgere problemi - fa rilevare Paolo Brutti - legati alla realizzazione sul territorio dei principi adottati, come si evince dalle reazioni anche dure di alcune realtà e di alcune aree politiche anche interne alla maggioranza. Quello che noi proponiamo - ha concluso Brutti - è un cambiamento di filosofia, dall'assistenza ospedaliera a quella a casa, diminuendo la pressione sugli ospedali. Inoltre va considerato che, pur trattandosi di una riforma che darà risultati nel medio periodo, le economie devono essere subito visibili, dato che già nel 2013 mancheranno tante risorse. La Regione ci ha assicurato che l'equilibrio verrà raggiunto, che con due Aziende ospedaliere e due Asl, a Perugia e a Terni, ci sarà un risparmio. Chi propone altre sedi dovrà dimostrare che conviene. Vedremo se le pressioni localistiche svuoteranno o meno la riforma. Combatteremo contro chi mette i bastoni fra le ruote. Non si torna indietro". PG/pg

"La legge umbra, la prima in Italia, è ormai operativa e finanziata. Contributi tra mille e 5mila euro per i Gas regionali, priorità a km zero, filiera corta, prodotti biologici e di qualità"

CONSUMATORI. DOTTORINI (IDV): GIA' DISPONIBILI I CONTRIBUTI PER I GRUPPI D'ACQUISTO SOLIDALI (GAS). LE DOMANDE DEVONO ESSERE PRESENTATE ENTRO IL 30 SETTEMBRE

"I gruppi d'acquisto solidali (Gas) presenti in Umbria possono fin da ora presentare richiesta di accesso ai contributi stanziati per la legge regionale approvata nel 2011. Le domande vanno presentate, sulla base del disciplinare attuativo, entro il 30 settembre 2012. Finalmente entra nel vivo e acquista piena operatività un provvedimento, il primo in Italia in materia, che 'Idv ha promosso e sostenuto. Con la manovra finanziaria la Regione ha stanziato 70mila euro che ora i consumatori aderenti ai Gas potranno richiedere per sostenere le spese di funzionamento e gestione dei propri gruppi d'acquisto". Sono le parole con cui Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dell'Italia dei Valori e primo firmatario della legge 1/2011, annuncia la possibilità per i cittadini di accedere ai finanziamenti previsti.
"E' importante - insiste Dottorini - che i gruppi diffusi nella regione si attivino per presentare le domande in tempo utile per potere accedere ai contributi previsti dalla legge che, è giusto ricordarlo, vanno da un minimo di mille a un massimo di 5 mila euro per gruppo. In base a questa legge i Comuni potranno mettere a disposizione dei Gruppi locali adeguati spazi per lo scambio dei prodotti. Un sostegno piccolo ma significativo ai quei gruppi e associazioni che decidono di acquistare prodotti a km zero, biologici, di qualità, a tutto vantaggio di consumi consapevoli e produzioni salubri e rispettose dell'ambiente".
"Si tratta di una legge, la prima in Italia su questa materia, - specifica Dottorini - che finalmente torna a segnalare l'Umbria tra le regioni più attente alle nuove forme di economia sostenibile. Le risorse che la regione è stata in grado di rendere disponibili aiuteranno a sviluppare la rete tra le famiglie che si trovano ogni giorno a fare i conti con budget ridotti e gli agricoltori locali costretti a svendere le loro produzioni, a volte anche eccellenti, ma estranee ai canali della grande distribuzione. Siamo convinti che da questo nuovo modello di consumo e di distribuzione possano nascere fermenti interessanti per la nostra agricoltura, con effetti positivi per la salute e per l'economia regionale".

Perugia, 22 giugno 2012

- Scarica il disciplinare e il modello per la domanda

- Scarica la legge regionale "Norme per il sostegno dei gruppi d'acquisto solidale e popolare (GASP) e per la promozione dei prodotti agroalimentari a chilometri zero, da filiera corta e di qualità"
"La Giunta ritiri la delibera. Grave accorciare distanze e allargare le maglie del regolamento. Rischio rottura rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni"

BIOMASSE. DOTTORINI (IDV):

"Un atto che non tiene conto della volontà del Consiglio regionale e che rende sempre meno gestibile l'impatto sociale e ambientale della produzione di energia da biomasse. Riteniamo che la modifica del regolamento per l'installazione degli impianti di energia da fonti rinnovabili fatta in sordina, tral'altro senza alcun coinvolgimento della commissione consiliare, sia peggiorativa e rischi di danneggiare pesantemente il territorio umbro". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, commenta la deliberazione numero 494 del 7 maggio 2012 della Giunta regionale che, su proposta dell'assessore Silvano Rometti, ha deciso di modificare il testo che regolamenta l'installazione degli impianti di energia da fonti rinnovabili, allentando ulteriormente le maglie che disciplinano il settore.
"In particolare - spiega Dottorini - desta perplessità e sconcerto l'ulteriore diminuzione della distanza limite per l'installazione degli impianti di produzione di energia elettrica a biomasse, gas derivanti da processi di depurazione e biogas esterni agli edifici che passa da 500 a 300 metri e che di fatto rende il regolamento sempre più permissivo, allentando le maglie del regolamento. Il rischio concreto è che in questo modo possano essere riaperte vicende già risolte e bocciate dalle conferenze dei servizi. Pensare di introdurre ulteriori elementi di flessibilità senza coinvolgere il Consiglio è indicativo della natura del provvedimento assunto".
"La verità - aggiunge Dottorini - è che in questo modo si rischia di gettare ancora più discredito su una modalità di produzione di energia che potrebbe invece dare un importante contributo alla riconversione energetica della nostra regione. Non è un caso che i cittadini non accettino le centrali a colture dedicate: sono evidentemente consapevoli dell'approssimazione con cui si valuta il rapporto con il territorio, con le potenzialità di approvvigionamento locale e con l'impatto ambientale. Blitz come quello della delibera 494, efficace dal 31 maggio, non fanno che aumentare la diffidenza dei cittadini e dei comitati locali, rompendo il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Per questo chiediamo ufficialmente alla Giunta di ritirare le modifiche al regolamento e di coinvolgere il Consiglio regionale, attraverso la commissione competente, per ogni ipotesi di modifica".

Perugia, 21 giugno 2012
"Sì a tavolo istituzionale per impegni precisi e verificabili. Nonostante lo sforzo dell'Umbria, a rischio i servizi per i disabili"

DISABILITA'. DOTTORINI (IDV): INSOSTENIBILI I TAGLI DEL GOVERNO ALLA NON AUTOSUFFICIENZA. ISTANZE ASSOCIAZIONI GIUSTE E CONDIVISIBILI

"Le istanze portate oggi in Consiglio regionale dai rappresentanti di Fish Umbria sono condivisibili, fotografano una situazione molto preoccupante e quindi vanno prese sul serio. I pesantissimi tagli del Governo Monti si abbattono come una scure sul nostro stato sociale e sui diritti fondamentali dei cittadini, salvaguardando rendite di posizione acquisite e penalizzando i più deboli. La proposta di un tavolo interistituzionale che assuma impegni precisi e verificabili incontra la nostra piena disponibilità, anche per ridefinire criteri e ordine di priorità dei risparmi da realizzare, garantendo la presa in carico globale e la partecipazione alla scelta dei servizi e degli interventi degli stessi destinatari delle politiche sociali e socio-sanitarie". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, annuncia il proprio sostegno alla protesta organizzata dalla Fish Umbria onlus (Federazione Italiana Superamento Handicap) che oggi ha manifestato fuori da Palazzo Cesaroni.
"L'attacco sferrato alle politiche per la disabilità si sta manifestando in tutta la sua gravità. A fronte di uno sforzo considerevole da parte della regione Umbria - spiega Dottorini - che è riuscita a riconfermare gli stanziamenti degli anni passati per il sociale e per la non autosufficienza, fa riscontro il gravissimo azzeramento del fondo statale che rende impossibile per gli enti locali garantire il mantenimento dell'universalità ed equità dei servizi di assistenza. Ma al di là della mannaia del governo, occorre effettuare una verifica puntuale di quanto della legislazione nazionale e regionale viene realmente applicato da enti locali, aziende sanitarie e servizi territoriali, assumere i principi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità come elemento vincolante nella definizione dei servizi da erogare".
"Oggi - aggiunge il capogruppo Idv - si toccano con mano gli esiti dell'errore di non aver voluto accogliere la proposta del gruppo regionale Idv che prevedeva un fondo di scopo per il sociale, alimentato dall'aumento dell'Irpef per i redditi sopra i 75mila euro e dall'aumento dei canoni di concessione pagati dalle aziende per i prelievi di acqua da imbottigliare e per le attività di cava. Queste semplici misure avrebbero generato un fondo di circa 4 milioni di euro in grado di compensare, anche se parzialmente, i tagli governativi.
Ma al di là degli errori commessi, è giusto prendere atto di una situazione che se non gestita nella maniera opportuna causerà enormi disagi a famiglie e persone che verranno private dei loro diritti fondamentali".

Perugia, 19 giugno 2012
"Cittadini esasperati dal superamento della soglia di rumore nei pressi del deposito Abbondanza. Arpa e tecnici hanno già certificato, ma nulla si muove" 

SALUTE. DOTTORINI E COLOMBO (IDV): INTERROGAZIONI A GIUNTA REGIONALE E SINDACO PER INQUINAMENTO ACUSTICO A CINQUEMIGLIA

"Il costante superamento della soglia limite di rumore, certificato da Arpa Umbria, pone a serio rischio la salute e la tenuta psico-fisica di chi abita a Cinquemiglia e dal 2008 sta combattendo una battaglia civica per veder riconosciuto il diritto universale alla salute e alla vivibilità". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, e Roberto Colombo, capogruppo dell'Italia dei Valori in Comune, annunciano di aver presentato due interrogazioni, alla Regione e al Sindaco di Città di Castello, per chiedere spiegazioni riguardo alla vicenda di inquinamento acustico che vede coinvolte numerose famiglie residenti nella frazione di Cinquemiglia, vicino al deposito di una nota rete di supermercati (Italcash-Abbondanza).
"La vicenda - continuano Dottorini e Colombo - si protrae da troppo tempo, con esposti e lettere di denuncia da parte di cittadini esasperati dai rumori che di giorno e di notte provengono dallo stabilimento e dai camion in sosta permanente lungo via Donini, mettendo a dura prova le condizioni di vivibilità dell'area. Non è nostra intenzione entrare nel merito giuridico della vicenda, ma le misurazioni Arpa e quelle effettuate da tecnici terzi dimostrano come il differenziale di rumore, ovvero la differenza in decibel che c'è a finestre aperte e finestre chiuse, supera abbondantemente i limiti stabiliti per legge. Purtroppo a nulla sono servite le due ordinanze sindacali emesse dallo stesso comune di Città di Castello nel 2011, che obbligano l'azienda a risolvere il problema e nell'immediato a sospendere tutti i processi che causano il superamento dei limiti acustici, e nemmeno un recente esposto dei cittadini al sindaco Bacchetta ha sortito effetto. Le ultime misurazioni effettuate dall'Agenzia regionale per l'ambiente nei primi mesi del 2012 certificano ancora una volta il superamento della soglia di rumore stabilito dalla legge, ma il Comune è restato immobile, non ha emanato nuove ordinanze e nel frattempo tra i cittadini e l'azienda è iniziato un contenzioso giudiziario presso il Tar. Contenzioso che ha visto il Comune impegnato in una maniera che appare morbida e irrisoluta".
"Per questo chiediamo alla Regione e al Comune - concludono Dottorini e Colombo - che oltre alla presa d'atto del serio problema per la salute e per la vivibilità dei cittadini causato dal superamento della soglia di rumore si agisca anche per verificare l'inquinamento dell'aria dovuto alla sosta selvaggia e con motore accesso degli autocarri, sia nelle ore notturne che diurne. In tutto questo riteniamo che spetti al Comune svolgere il ruolo di garante per la salute dei cittadini e che, pertanto, quando si presenta un problema così serio sia tenuto a far valere le proprie prerogative, considerando anche le due ordinanze già emesse nel corso del 2011".

Città di Castello, 15 giugno 2013

  • Scarica l'interrogazione alla Giunta regionale
  • Scarica l'interrogazione al Sindaco di Città di Castello

"Parlamentari umbri prendano le distanze. Gruppo Idv presenterà mozione in Consiglio regionale per impegnare la Giunta a un intervento deciso sul Governo" 

CHIUSURA TRIBUNALI. DOTTORINI (IDV): TAGLI INDISCRIMINATI GOVERNO MONTI PENALIZZANO UMBRIA E TERRITORI MARGINALI

"I tagli indiscriminati del governo Monti, sostenuto da Pd, Pdl e Terzo polo, continuano a penalizzare l'Umbria e in particolare i territori più periferici e meno in grado di far sentire la propria voce. Per molte aree della regione questo significherà disagi per l'utenza e rischio di ulteriori ingolfamenti, senza considerare i risvolti economici del trasferimento di uffici e utenze. Occorre che i parlamentari umbri prendano immediatamente le distanze da queste scelte scellerate e intervengano in maniera decisa sul governo perché riveda le proprie posizioni. Per parte nostra stiamo predisponendo una mozione consiliare che rafforzi l'azione già intrapresa dalla Presidente Marini e che impegni la Giunta regionale a un intervento deciso sul Governo". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, commenta la notizia del decreto che il Governo Monti starebbe predisponendo e che prefigura la chiusura di alcune sedi dei tribunali, tra cui Città di Castello, Gubbio, Todi, Assisi e Foligno. 
"Purtroppo - aggiunge Dottorini - il governo Monti sembra avere come unico obiettivo di legislatura quello di risparmiare su tutto e tutti, indipendentemente dalla razionalità dei propri interventi e anche a costo di causare disagi logistici ed economici a migliaia di cittadini. L'urgenza della decisione che sta per essere assunta impone a tutti una presa di posizione chiara e decisa. Come Italia dei Valori - conclude Dottorini -, ci opponiamo in Parlamento come in Umbria ad un decreto miope, che non tiene conto delle potenzialità strategiche e del policentrismo dell'Umbria".

Perugia, 13 giugno 2012
dario di bello - dariodibello@dottorini.com

regione-puglia-stemma.jpgCiao a tutti,
mentre girovagavo in internet alla ricerca di qualcosa, mi sono imbattuto sul sito web della Regione Puglia, e cosa leggo ?


Ci hanno addirittura dedicato un articolo nelle loro NEWS, eccolo:
http://tributi.regione.puglia.it/alta-professionalita-!Fnews


Il tutto per il semplice fatto che qualche mese fa ho fatto i complimenti al Dirigente ed a tutto l'Ufficio Bolli della Regione Puglia per la loro Alta Professionalità !

Il paradosso sapete qual è ?
È che in UMBRIA dove abbiamo ottenuto risultati senza eguali,
non c'è nulla di tutto ciò sul sito della Regione !

Ciao a tutti.
dario di bello

dario di bello - dariodibello@dottorini.com

Sentenza.jpgCari Amici miei,
scusatemi se non Vi aggiorno con la stessa frequenza di un tempo, ma gli impegni sono tanti ed oggi che è domenica sono paradossalmente un po' più libero.
Queste sono un po' di Sentenze che potrebbero esserci utili nella vita quotidiana
(clicca sul link):
  • Processo tributario: al via l'uso della PEC;
  • Guida in stato di ebbrezza;
  • Stato di ebbrezza e auto in leasing... niente confisca;
  • Fisco: avvisi e comunicazioni bonarie sono impugnabili;
  • Danni da sinistro stradale: sì a competenza nel luogo di residenza dell'attore;
  • Inesistente la notifica a mezzo posta senza avviso di ricevimento;
  • Autovelox: è necessario che siano ben visibili e sempre segnalati;
  • Prendere a calci il cane può costar caro;
  • Illegittima inerzia della PA? Sì a indennizzo per danno lecito da processo.

Ciao a tutti e buona domenica.
dario di bello



 

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