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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Giugno 2009 Archives

Interrogazione all'assessore Mascio. "Prevedibili ricorsi, tempi lunghissimi e un considerevole aumento dei costi per un'opera mal concepita e che non decolla"

PIASTRA LOGISTICA.FERME DA OLTRE UN ANNO LE PROCEDURE BUROCRATICHE DELLA GARA. RITARDI INACCETTABILI

"È passato ormai più di un anno dalla chiusura del bando per la gara di appalto della realizzazione della Piastra logistica dell'Altotevere e ancora non si hanno notizie su quando inizieranno i lavori, né tanto meno su quando finiranno. Quella che ormai viene riconosciuta da tutti come un'autentica follia progettuale aveva un unico motivo di vanto per chi l'ha concepita: il vantaggio strategico di essere partiti un anno prima rispetto ai progetti di Foligno e Terni. Adesso anche quel vantaggio è annullato e non si hanno più notizie né riguardo all'inizio dei lavori né sulla realizzazione dell'opera".
Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale, annuncia di aver presentato un'interrogazione urgente all'assessore alle Infrastrutture Giuseppe Mascio per conoscere i motivi che hanno portato al blocco dell'iter amministrativo che avrebbe dovuto portare all'aggiudicazione definitiva della gara d'appalto già un anno fa.
"E' prevedibile - spiega Dottorini - che certi ritardi daranno luogo a contenziosi in grado di allungare ulteriormente i termini di esecuzione, con prevedibili e influenti aumenti di costo a carico della collettività. Per questo ci piacerebbe sapere se tali inconcepibili ritardi nell'affidamento della gara sono legati a incapacità amministrativa, alle recenti indagini della magistratura circa alcune aziende umbre o a motivazioni più strettamente politiche. D'altra parte l'errore strategico di un centro intermodale che non si connette alla linea ferroviaria è ormai riconosciuto da tutti. Per difendere il proprio operato, fino ad oggi le amministrazioni di Città di Castello e San Giustino hanno potuto vantare solo l'efficienza nell'avanzamento dell'iter, promettendo da anni l'imminente avvio dei lavori. Ma oggi anche quel presunto vantaggio è annullato. Nel frattempo infatti le Piastre di Foligno e Narni-Terni - quelle sì ben finanziate, ben collegate e dotate di funzionalità strategica - hanno già recuperato ogni ritardo e procedono verso l'aggiudicazione della gara".
"Quello della Piastra logistica dell'Altotevere - spiega Dottorini - è un progetto nato male, che ha registrato la sfrontatezza delle amministrazioni locali nel voler localizzare il sito in un territorio privo dei collegamenti primari necessari ad un vero interporto moderno, primo su tutti lo scambio ferro-gomma. Nel sito imposto fortemente dal comune di Città di Castello infatti non c'è segno né possibilità di collegamento con la Fcu. Una mancanza grave, ancor più se paragonata agli alti standard degli altri due poli logistici regionali: quello di Foligno, che può far conto addirittura su un aeroporto e su oltre 38 milioni di investimento, e quello di Terni-Narni che vanta il collegamento diretto con le Ferrovie dello stato e 39 milioni di investimento. Siamo al paradosso quindi - conclude Dottorini - che un progetto sbagliato, finanziato con 16 milioni di euro da fondi statali e regionali, è fermo da più di un anno senza che vengano resi noti gli esiti delle procedure d'appalto".

Perugia, 29 giugno 2009
"Non vorremmo che il giro di squillo legato alle vicende del premier Berlusconi abbiano raffreddato lo spirito battagliero degli esponenti del Pdl"

"Alla luce delle ultime vicende del premier, legate alla sua separazione e a deprecabili episodi di sesso a pagamento, sarebbe interessante conoscere l'opinione degli esponenti del Pdl regionale, magari collegandola alle loro recenti prese di posizione sulla famiglia. Non vorremmo che la storia delle escort a Palazzo Grazioli avesse raffreddato lo spirito battagliero dei cultori del genere".
D'AddarioLo ha detto Oliviero Dottorini, capogruppo in Consiglio regionale dei Verdi e civici, secondo il quale "dovremo fare lo sforzo di valutare l'argomento, al netto dei fenomeni di mercimonio che stanno interessando il premier Silvio Berlusconi, che appena pochi anni fa si disse molto sensibile al tema e favorevole a una legge per punire anche i 'consumatori finali' di sesso a pagamento. L'unica richiesta che ci sentiamo di rivolgere agli esponenti del Pdl è quella di evitare la retorica di 'Dio, patria e famiglia' per concentrarci su una visione meno ipocrita di un tema, quello della famiglia in tutte le sue forme, che merita attenzione e proposte operative, non ipocrisia e strumentalizzazioni".
"Non più di due mesi fa - aggiunge Dottorini - la coalizione di centrodestra, ardimentosamente capeggiata dal consigliere Zaffini, arrivò quasi a bloccare i lavori del Consiglio regionale per sottolineare l'importanza della famiglia quale nucleo fondante della nostra società. Stranamente il tema è stato poi accantonato, certo non dimenticato, per dirigere interessi e attenzioni su altre questioni altrettanto predisposte alla strumentalizzazione. Siamo convinti che il giro di squillo che vede in queste settimane sempre più coinvolto, quanto meno come "utilizzatore finale", il presidente del Consiglio non possano impedire un sereno dibattito sull'argomento. Certo dovremo anche capire quanto siano conciliabili certi comportamenti e certe difese d'ufficio con una qualsivoglia politica della famiglia. Tuttavia l'imbarazzo per la condotta del premier non può impedire un sereno e aperto dibattito sull'argomento, evitando ipocrisie e doppiezze".

Perugia, 24 giugno 2009
- SCARICA L'INTERVENTO DI OLIVIERO DOTTORINI IN CONSIGLIO REGIONALE


"Quelle che per il Pdl sono assurde limitazioni, per noi rappresentano correttivi che forse eviteranno di incartare il solito regalo a costruttori e speculatori"


"Quello voluto da Berlusconi non è un Piano-casa, ma un incentivo alla deregulation edificatoria. Per fortuna il testo che è oggi in Consiglio regionale è frutto di una scelta di coalizione che ha saputo opporsi alle proposte di alcuni esponenti del centrodestra, che fino all'ultimo, sprezzanti del senso della misura e del decoro, hanno addirittura avuto il coraggio di definire "geniale" un provvedimento, quello del governo Berlusconi, che ha come unico effetto certo quello di infliggere un colpo pesantissimo al nostro territorio e alle sue prospettive economiche".Abuso edilizioLo ha detto Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dei Verdi e civici, commentando i contenuti dell'atto "Norme per il governo del territorio e per il rilancio dell'economia attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente" oggi in discussione a Palazzo Cesaroni.
"Invece di incartare il solito regalo a speculatori e cementificatori - continua Dottorini - sarebbe stato opportuno che il governo avesse predisposto una legge sull'edilizia residenziale pubblica adeguatamente finanziata, avviando un piano di riqualificazione e rinnovamento del patrimonio edilizio legato ad obiettivi di efficienza energetica e di diffusione delle fonti rinnovabili. Oggi quelle che il centrodestra umbro definisce come 'assurde limitazioni' agli ampliamenti degli edifici non sono altro che norme che consentono di non imboccare la via di una deregulation selvaggia. Purtroppo non siamo così sicuri che questo provvedimento riuscirà a disinnescare i meccanismi perversi messi in atto dal governo Berlusconi e fortemente sponsorizzati dagli esponenti del Pdl regionale. Alcuni nostri emendamenti migliorativi non sono stati presi in considerazione. Tuttavia riteniamo che i rischi maggiori si siano evitati e che il provvedimento non si discosti molto da quelli predisposti da altre regioni come la Toscana. Di sicuro questo testo ha almeno il pregio di non giungere agli eccessi di regioni come il Veneto, che ha pensato di strafare, prevedendo interventi anche nei centri storici e concedendo aumenti volumetrici fino al 40 per cento".
"La verità - conclude Dottorini - è che il Pdl auspica un paese dove ognuno possa costruire quanto e dove vuole, senza alcuna considerazione del bene comune, a dimostrazione di una sensibilità esclusiva agli interessi particolari di alcuni gruppi di pressione. Quando sentiamo esponenti del centrodestra abbandonare ogni ritegno e bollare come "aggravanti" e come "vincoli assurdi" la necessità di subordinare gli ampliamenti alla certificazione di sostenibilità ambientale e l'obbligo di riqualificazione architettonica ed ambientale degli edifici abbiamo la rappresentazione plastica del modo di concepire la tutela dei beni comuni e collettivi che il Pdl coltiva. Per loro lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita collettiva non sono che fastidiosi lacciuoli di cui liberarsi al più presto. Noi ovviamente la pensiamo in modo completamente diverso".

Perugia, 23 giugno 2009

REFERENDUM. FLOP E' COLPO DI GRAZIA A BIPARTITISMO

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"Grave l'errore di chi ha provato il colpaccio appoggiando un referendum-truffa che puntava a mutilare il pluralismo politico"

"L'uno-due delle elezioni europee e del flop referendario danno il colpo di grazia alle tentazioni bipartitiche o di presunta autosufficienza che hanno guidato le strategie della politica italiana in questi mesi. Oggi appare ancora più grave l'errore di chi, non soddisfatto del voto utile e degli sbarramenti capestro, ha provato anche il colpaccio masochista del bipartitismo, appoggiando un referendum-truffa che avrebbe avuto il solo effetto immediato di far saltare le coalizioni e di consegnare il paese definitivamente nelle mani di Berlusconi".
E' il primo commento di Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale, ai risultati referendari che fanno registrare una bassissima affluenza ai seggi.
"Pochissimi italiani hanno preso sul serio un referendum che puntava a mutilare il pluralismo politico nel nostro paese - aggiunge Dottorini -. Anche il dato umbro va in questa direzione. A uscire sconfitto è il tentativo truffaldino di introdurre un bipartitismo coatto per eliminare le voci fuori dal coro".

Perugia, 22 giugno 2009
Le biomasse funzionano se la materia prima è prodotta localmente. Fondamentale garantire la tracciabilità del combustibile e valorizzare la produzione umbra"

"E' importante dare subito elementi di certezza alle tante famiglie che hanno utilizzato pellet per il riscaldamento domestico, evitando allarmismi, ma mettendo tutti nelle condizioni di salvaguardare la salute propria e dell'intera comunità. Come il mondo ecologista sostiene da sempre è necessario utilizzare e valorizzare il pellet prodotto localmente ed investire sulla produzione di energia rinnovabile secondo la logica della filiera corta, unica in grado di garantire sicurezza, sviluppo imprenditoriale e sostenibilità ambientale. Solo quando le biomasse sono di produzione locale infatti garantiscono un impatto ambientale limitato evitando rischi di produzioni ad alta impronta ecologica e ad elevato rischio, come nel caso del prodotto radioattivo proveniente dalla Lituania".
PelletCon queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dei Verdi e civici, commenta la notizia della scoperta e del sequestro di pellet contaminato da Celsio 137, chiedendo che l'Arpa si faccia carico di fornire un quadro della situazione regionale, indicando le partite di Naturkraft Premium sequestrate e distinguendole nettamente dalla produzione locale. "La tracciabilità del combustibile utilizzato e la provenienza locale - spiega l'esponente del Sole che ride - è una precondizione per poter investire seriamente nel settore delle biomasse. Non è un caso infatti che i principali esperti del settore indichino in 50 chilometri la distanza massima di provenienza della materia prima per assicurare la fattibilità, dal punto di vista ambientale, di una centrale a biomasse. Lo stesso discorso vale per le caldaie ad uso domestico. E' sconveniente utilizzare una fonte energetica rinnovabile, come il pellet, se lo si deve trasportare per migliaia di chilometri bruciando in questo modo enormi quantità di combustibili fossili e contribuendo ad aumentare le emissioni di Co2".
"I dati nazionali - ricorda il Presidente della prima commissione di Palazzo Cesaroni - segnalano, negli ultimi anni, un aumento dei consumi di pellet del 400 per cento a livello italiano. Questo dato conferma la necessità di investire sulla produzione di energia rinnovabile da agricoltura italiana che è ottenuta per oltre il 70 per cento da biomasse combustibili dove sono completamente assenti i rischi di contaminazione nucleare. Ovviamente - conclude Dottorini - tale sicurezza può essere garantita solo a patto che l'Italia, contrariamente alle intenzioni sciagurate dell'attuale governo, eviti di lasciarsi trasportare dal delirio dell'energia nucleare, per la quale non sono ancora stati individuate soluzioni accettabili per l'eliminazione del rischio di contaminazione radioattiva".

Perugia, 16 giugno 2009
"Decisione in linea con quanto formalmente richiesto dai Verdi e civici. Rimosso il principale ostacolo all'approvazione del piano-casa entro i termini stabiliti"

"Una scelta saggia e opportuna che aiuta a separare le scelte della giunta dalle imposizioni scellerate del governo Berlusconi". Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e civici, Oliviero Dottorini, accoglie la decisione annunciata dalla presidente Lorenzetti di stralciare le norme sui diritti edificatori e premialità dalle norme che recepiscono il cosiddetto Piano-casa del governo.
Piano casa Berlusconi"Siamo soddisfatti di questa scelta che i Verdi e civici avevano sostenuto presentando in commissione una richiesta formale di stralcio di tutti gli articoli che non sono direttamente riferiti al 'Piano-casa', richiesta che oggi la Giunta ha nella sostanza accolto. Al contrario del Piano-casa del governo infatti - spiega il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - gli articoli relativi alle norme sui diritti edificatori, perequazione, premialità e compensazione non hanno l'esigenza di essere approvati urgentemente, ma anzi, visto che influenzeranno il governo del territorio per i decenni futuri necessitano di una riflessione seria e approfondita. Rimane invece inalterato il nostro giudizio fortemente critico sullo scellerato Piano del governo Berlusconi e proprio per questo è opportuno che l'Umbria si assuma l'onere di provare a limitarne i danni legiferando entro il 30 giugno per non lasciare la possibilità di ricorrere ai poteri sostitutivi ad un esecutivo nazionale che ha ormai dimostrato di non tenere in alcuna considerazione le esigenze della collettività e che rischierebbe di provocare danni irreversibili alle nostre più importanti risorse quali l'ambiente e il paesaggio. L'aggiunta di altri temi rispetto a quello imposto dal governo avrebbe impresso una accelerazione immotivata all'approvazione di norme che andranno a regolamentare la pianificazione urbanistica per i prossimi decenni. Una forzatura che avremmo compreso a fatica e che oggi la giunta ha scelto di non effettuare. Ora ci sono le condizioni per un sereno confronto che, senza forzature, consenta di approfondire e valutare con attenzione aspetti che possono presentare delle criticità".
"Per questo motivo - conclude Dottorini - consideriamo lungimirante la decisione della presidente Lorenzetti ed ora possiamo concentrarci sugli articoli che recepiscono quel Piano-casa che il governo vorrebbe trasformare in un condono preventivo e che noi dovremo cercare di limitare nella sua portata distruttiva attraverso regole stringenti ed ecologicamente sostenibili".

Perugia, 10 giugno 2009
 

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